Questo è senza dubbio l’anno delle ragazze: da Margot Robbie a Paola Cortellesi, dal Barbiecore alla Girlhood non ci sono dubbi

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La certezza che stiamo vivendo in questo periodo è che questo sia, senza dubbio, l’anno delle ragazze.
La certezza è arrivata poco dopo l’uscita al cinema di Barbie, dopo che tutto il mondo è stato infestato dalla pinkmania e dal Barbiecore, anche dopo che il Time ha incoronato Taylor Swift come personaggio dell’anno.

«Nel 2023, il mercato ha cospirato per venderci una cosa, impacchettata in modi diversi, e quella cosa era: l’essere una ragazza».

Così ha annunciato Isabel Cristo su The Cut e non a torto. Il 2023 ha spianato la strada alle ragazze, il 2024 ha dato loro lo status quo.

Ma, prima di tutto chiariamoci: chi sono le fantomatiche ragazze?

Taylor Swift come prima ragazza

L’immagine che a tutti viene in mente quando pensiamo all’anno delle ragazze è quella di Taylor Swift, trionfante dopo l’Eras Tour, in copertina come persona dell’anno per Time Magazine, a soli 34 ha incarnato lo spirito del girl power alla perfezione.

La girlhood, poi, si è diffusa a livello estetico tra le tendenze beauty tra fiocchi e forcine, alla moda Y2K che strizza l’occhio proprio a quegli anni 2000, e poi che, solo a distanza di pochi mesi dall’annuncio di Taylor Swift, nel deserto della California avremmo avuto una prova ben più tangibile che l’anno delle ragazze è ancora qui, soprattutto oggi. Un esempio è stato al Coachella 2024. La lineup del festival musicale tra i più famosi al mondo, quest’anno ha ospitato alcune delle cantautrici più amate del momento: da Lana Del Rey che si è esibita con Billie Eilish a Doja Cat, fino a Sabrina Carpenter, Olivia Rodrigo (ospite annunciata), Raye e Ice Spice che dal palco ha salutato la stessa Swift che ballava tra la folla.

Forse quello che dobbiamo capire è che l’anno delle ragazze lo è veramente solo se, da una, ci si moltiplica. Ogni anno, sempre.

la cortellesi in C'è ancora domani_Neomag1

Donne che hanno segnato l’anno delle ragazze

Abbiamo in testa le loro canzoni e i loro film, abbiamo nelle orecchie le loro parole e sappiamo quasi tutto sulle loro vite.

«Per il secondo anno consecutivo, la percentuale di artiste nelle classifiche popolari è aumentata»,

aveva fatto sapere a gennaio in una nota Stacy L. Smith, l’autrice principale dell’ultimo rapporto sulle donne nella musica dell’Annenberg Inclusion Initiative della University of Southern California: nel 2023, il 40,6% dei posti in classifica è stato occupato da artiste donne e

«Si tratta di un traguardo notevole e degno di celebrazione».

L’anno scorso il numero di artiste donne ha raggiunto il livello più alto mai registrato e ai Grammy di quest’anno le abbiamo visto trionfare con Taylor Swift, Miley Cyrus, Billie Eilish e Coco Jones che hanno vinto i premi più importanti. Al cinema, invece, abbiamo visto brillare Greta Gerwing e Margot Robbie; ancora il film C’è ancora domani di Paola Cortellesi, entrato ufficialmente nella Top 5 della classifica delle pellicole italiane con più incassi di sempre al cinema. E poi ancora Giulia ed Elena Cecchettin, Annalisa, Beyoncè e Victoria Beckham.

Che inizi così un altro anno delle ragazze: sempre più al plurale, sempre pronte a chiamarne un’altra sul palco.