YSL sfila nel Deserto con “I Wish you were here”, il nome della collezione donna per la primavera/estate 2021 di Anthony Vaccarello

sfilata nel deserto di Saint Laurent - Neomag.

I wish you were here“. Una frase che, detta in questo anno così particolare, assume un significato molto profondo. E’ così che si è conclusa la sfilata per la primavera/estate 2021 di Anthony Vaccarello per YSL.

Un set spettacolare, lontano, libero, solitario, che sembra quasi fuori dal tempo. Per la collezione SS21 di Saint Laurent, YSL sfila nel deserto del Nord Africa. La donna di Saint Laurent sfila sicura di se stessa sulle dune del deserto oltrepassando i concetti di tempospazio e libertà. La suggestiva location scelta per il défilé rappresenta al meglio il pensiero che il direttore creativo vuole comunicare: un non-luogo dove tutto torna alle origini dopo un periodo travagliato.



Il Tema di YSL nel deserto

Il tema chiave dei look di Saint Laurent sembra essere quel gusto esotico che contraddistingueva il fondatore della maison, ma che questa volta viene leggermente semplificato con tagli morbidi e puri, pensati per un guardaroba essenziale. Le immagini del fashion video girato da Nathalie Canguilhem seguono l’incedere delle modelle che, inerpicate su tacchi altissimi e stivali, camminano fiere e bellissime tra le dune, accompagnate solo dallo sferzare del vento e dal logo YSL impresso sulla sabbia.
Tra motivi floreali, dettagli dorati, piume e linee ben definite, la sensualità fa da padrona e anche camminare con i tacchi sulla sabbia diventa possibile. Quello che abbiamo visto è un continuo dialogo tra passato e presente, perché in un momento non proprio facile la cosa migliore è tornare alle certezze.

 Anthony Vaccarello, direttore creativo di Saint Laurent

Volevo concentrarmi sull’essenza delle cose. Penso che sia un segno dei tempi. Ma non volevo niente di cupo o pesante. Il deserto, per me, simboleggia quel desiderio di serenità, spazio aperto, un ritmo più lento. Gli abiti sono anche più morbidi, lo spirito della collezione è più gentile, spogliato.

I wish you were here

I wish you were here diventa così un invito alla spensieratezza, alla leggerezza che si traduce in silhouette morbide, sensuali e toni caldi. L’heritage di Yves Saint Laurent viene aggiornato e reinterpretato in chiave contemporanea da Vaccarello con abiti e bluse trasparenti che omaggiano il nude look inventato dal fondatore del brand, nuove versioni dell’iconica giacca smoking e capi in maglia. I codici classici della Maison ci sono tutti: dall’abito monospalla con dettagli in marabù alla sahariana; dalle jumpsuit nere rese sexy da profonde scollature fino ai blazer che si indossano solo con culotte di pizzo e collant; dalle tuniche floreali ai top in seta; dagli abiti in chiffon al famoso bustier di metallo che Claude Lalanne modellò sulle forme di Verushka per la collezione del 1969.

La sfilata si conclude nel buio del deserto, illuminato solo da una lingua di fuoco, con un messaggio da parte di Antony Vaccarello che non possiamo che condividere.