Sfilata di Dior a Parigi con il messaggio femminista lanciato dalla maison con le Maxiscritte di Claire Fontaine audaci e sospese

Sfilata di Dior - neomag.
Foulard di Dior - neomag.



“I Say I”, Io dico Io, Je Dis Je. Queste le parole del set realizzato da Claire Fontaine per Dior, con opere d’arte sul pavimento e audaci manifesti illuminati che circondano la passerella di Maria Grazia Chiuri per la sua collezione autunno inverno 2020 2021.

La fashion week parigina inizia con la forza di un brand che, da oltre settanta anni, resta un faro di eleganza e di charme. Il direttore creativo donna di Dior, l’italiana e fierissima delle sue radici Maria Grazia Chiuri, alza il velo su un periodo cruciale della liberazione delle donne, nel mondo e in Italia, rendendo la moda ancora una volta territorio di messaggi e di riflessioni, su ieri-oggi-domani visto dalla parte di lei ispirandosi a Carla Lonzi, figura carismatica del femminismo italiano.

La collezione di Dior Autunno/Inverno 2020-2021

La sfilata di Dior si apre con il total black – per abiti e tailleur in versione blazer + gonna midi e giacca + pantaloni – e fa poi spazio al tartan e alle losanghe declinati in beige, marrone, verde, rosso e bianco e nero. Il tocco finale di (quasi) tutti i look per questa stagione è il foulard annodato sulla testa come una fascia o a coprire interamente il capo, dettaglio ladylike che in abbinamento con giacche check, gambaletti a rete anfibi perde ogni connotazione bon chic bon genre.