Con il ritorno della moda anni 200o stiamo assistendo anche al ritorno dell’estetica Wasp (White Anglosaxon Protestant). Vediamo insieme di cosa si tratta

Estetica Wasp - neomag.

Se vi state chiedendo cosa sia l’estetica Wasp (White Anglosaxon Protestant) la rispostaè già insita nel nome: un’estetica bianca e borghese fin dal nome. Uno stile un po’ preppy molto sottovalutato. Caratterizzato da capi basici con denim straight fit, ballerine e décolleté con tacco basso di stilisti classici. Gioielli sobri ma veri (perle e borchie di diamanti classici, preferibilmente cimeli di famiglia).

Il look WASP prevede capelli lunghi, ma non troppo lunghi. Poco trucco e viso pulito. Un’estetica ben definita che, nel 2022, sta tornando a grandi passi.

La collezione delle sorelle Olsen

Le sorelle Olsen hanno dedicato la loro ultima collezione del loro brand, The Row, alla sublimazione dell’estetica Wasp. La collezione rappresenta una perfetta risposta al ritorno della moda del 2000, una sorta di reazione all’alone di volgarità che c’è in quei vestiti a vita bassa, ai luccichii e all’esposizione della lingerie, rivolta a quelle donne che apprezzano il buon taglio di una manica. C’è anche un elemento di classe e certamente un elemento di età, ma il risultato è lo stesso: si appare molto più eleganti e, quindi, molto più rispettabili. Stiamo assistendo al ritorno di uno stile ricco di riferimenti al moodboard della business woman degli anni ’90.

Reboot Gossip Girl - Neomag.

La vita dei ricchi nelle serie tv

Le ragioni dell’affermarsi di questo tipo di stile sono difficili da determinare, ma non si può negare che vi sia un certo humus culturale che lo alimenta. In un momento in cui le abitudini di consumo dei contenuti in streaming sono in crisi, piattaforme come Netflix hanno optato per reality incentrati sulla vita delle classi alte, sui loro look, sulle loro case. In altre parole, in TV guardiamo ancora la vita dei ricchi.

I look che appaiono in questi documentari forse non sono i più desiderabili, ma sappiamo che una fiction come Succession  è diventata una fonte di insight nel guardaroba degli ultra-ricchi d’America. I completi di Max Mara o gli eleganti abiti di Ralph Lauren sono stati fondamentali nel caratterizzare i personaggi vestiti dalla costume designer Michelle Matland, anche per configurare nella nostra mente l’idea di come dovrebbero vestirsi i ricchi.

Un’estetica che sottolinea il ruolo della girl boss

È curioso come questo revival dell’estetica Wasp si sia verificato nel momento in cui è stata notificata la dipartita della girl boss dell’epoca millennial: quel modello di giovane donna d’affari, imprenditrice in carriera in settori come la moda e la bellezza, che non ha paura di fare le cose in modo innovativo e di riempire i consigli di amministrazione di millennial pink.

Il termine girl boss è stato coniato da Sophia Amoruso, fondatrice dell’impresa on-line multimilionaria Nasty Gal, ed ora è rifiutato anche da lei. Con quella parola si definiva l’estetica di un capo femminile giovane, femminista e nativa digitale che andava controcorrente rispetto alla cultura aziendale tradizionale fatta di tailleur grigi e da gentiluomini. La caduta di questo ideale imprenditoriale femminile è stata determinata dalla sparizione o dalla perdita di influenza dei suoi principali riferimenti, tra cui Amoruso, Leandra Medine, fondatrice del blog Man Repeller, o Emily Weiss, fondatrice ed ex ceo dell’azienda cosmetica Glossier e del blog Into the Gloss. Alcune di loro sono state accusate di razzismo all’interno delle loro aziende, considerate non così inclusive e diversificate come vantava la loro immagine sui social network.

Kylie Jenner girl boss - neomag.

Il nuovo paradigma estetico

Tutte queste trasformazioni, che trovano una voce soprattutto con le continue trasformazioni delle sorelle Kardashian, indicano un nuovo paradigma estetico che in realtà mantiene una base molto conservatrice. Le élite possono ancora una volta essere lette per ciò che sono, il prodotto di famiglie bianche, economicamente privilegiate e di classe superiore.

Ma il pericolo più grande che questa estetica nasconde, legandosi a stretto giro con le continue metamorfosi della famiglia più influente del pianeta, è quello di porre fine alle piccole conquiste in termini di body diversity e di inclusività rispetto al colore della pelle e alla taglia indossata che, solo di recente, hanno fatto capolino nell’industria della moda.