Xena è un’icona ancora oggi, la Principessa Guerriera degli anni ’90 ancora oggi considerata un simbolo e mai stata dimenticata

Xena è un'icona - neomag.

Chi non ricorda la storia di Xena – Principessa guerriera? Un personaggio che ha sicuramente lasciato un posto speciale del cuore di molti millennial. La donna guerriera, vestita di pelle, abilissima nel combattimento e decisa a redimere un passato di morte e distruzione è interpretata da Lucy Lawless e ha conquistato l’attenzione di un pubblico televisivo tra il 1995 e il 2001, quando la serie americana girata in Nuova Zelanda è andata in onda.

Inizialmente era soltanto una degli antagonisti nella meno fortunata serie Hercules, poi Xena si è guadagnata il titolo di uno dei personaggi più iconici della TV degli anni Novanta. Ben vent’anni dopo la fine della serie, possiamo dire che la sua protagonista è oggi più popolare che allora. Una vera e propria icona per gli appartenenti alla cultura pop.

La trama

La trama, da sola, resta eterna: Xena è un’assassina belligerante che, distrutta dal senso di colpa, decide di fare ammenda delle sue azioni, partendo per un lungo viaggio. Inoltre, il fatto che la serie avesse come protagonista un personaggio femminile forte, capace e dinamico era e resta di grande ispirazione.

La principessa guerriera non è l’unica donna forte nella serie: è anzi circondata da comprimarie femminili altrettanto forti, tra cui la sua spalla Olimpia, la cui vita viene salvata da morte certa proprio da Xena nella prima stagione, e Anfitea, la regina delle Amazzoni. È interessante sottolineare che quando è uscito Wonder Woman nel 2017, molte persone hanno notato le similitudini tra l’esercito di amazzoni del film e la coorte di guerriere con cui Xena si trova spesso ad avere a che fare nel corso delle sei stagioni della serie.

Non è stata solo un successo di ascolti

Xena è un’icona anche perchè metteva in scena anche di una delle storie d’amore più sospirate degli anni Novanta. Parliamo dell’attrazione palese tra Olimpia e Xena è diventata rapidamente uno degli aspetti più fertili su cui lavorare per gli sceneggiatori della serie. In un episodio memorabile, Olimpia scambia un bacio appassionato con Marte, dio della guerra, se non che il personaggio è in realtà posseduto da Xena. Per non parlare della scena preferita da fan di tutto il mondo, in cui le due eroine si fanno il bagno insieme. Lucy Lawless stessa ha dichiarato in un’intervista di aver sempre interpretato Xena come lesbica. Una grande vittoria per la community LGBTQ+ che ha “abbracciato” la serie.

La fine della serie tv

Gli spettatori non hanno mai subito sconti dalla produzione. (Attenzione, spoiler)
La serie di Xena finisce con la morte della sua protagonista. La principessa viene decapitata dopo essere riuscita a liberare 40.000 anime intrappolate nel corpo di uno spirito malvagio chiamato Yodoshi. Dimostrando una certa dose di coraggio da parte della produzione. Xena, col corpo ricoperto di frecce, combatte finché non viene decapitata—destino che accetta, sapendo di poter riscattare le anime e redimere le sue colpe solo diventando spirito.

Non è l’ultima volta che vediamo l’eroina, però. Torna brevemente come fantasma, per consolare Olimpia, mentre quest’ultima sta cercando un modo per riportarla in vita. Prima di sparire, questa volta per sempre, promette alla compagna che le sarà per sempre accanto.

Ai giorni d’oggi Xena è sicuramente un prodotto televisivo considerato un pò superato con i suoi goffi effetti speciali, ma è pur sempre considerato un vero precursore dei suoi tempi. A prescindere, Xena è un’icona e rappresenta una parte importante nei ricordi di tante persone e una fonte di ispirazione per tanti personaggi femminili e queer di finzione. Non è mai stata dimenticata. Che sia così ancora a lungo.