The O.C è tornato in tv a distanza di oltre un decennio: Ecco i 5 insegnamenti di Marissa, Ryan, Summer e Seth che continuano ad essere validi

the o.c - neomag.

Correva l’anno 2003 quando, negli Stati Uniti, debuttava una delle serie TV di genere teen drama più amate di sempre: The O.C. Arrivata in Italia l’anno seguente, lo show è subito diventato un vero e proprio cult, facendo battere il cuore di intere generazioni, adolescenti…e non!

Nel 2007 andava in onda l’ultima puntata di The O.C, intitolata “The End’s Not Near, It’s Here” (“Nella fine, il principio” nella versione italiana).
Dopo il clamoroso colpo di scena finale della terza stagione, ovvero Marissa Cooper (Mischa Barton) che muore tra le braccia di Ryan (Ben McKenzie) dopo un incidente stradale avvenuto proprio il giorno del diploma, The O.C. proseguì con una quarta stagione, più breve, arrancando faticosamente, per poi terminare fermandosi a quota 92 episodi totali.

A 17 anni di distanza dalla messa in onda della prima puntata, Italia 1 ci riporta ad Orange County per incontrare, ancora una volta, Ryan, Seth, Marissa, Summer e tutti gli abitanti dell’altolocato universo di Newport Beach. Un’operazione nostalgia, quella messa in atto dal canale televisivo, che potrete vedere anche sul canale di streaming online di Amazon Prime Video.

La trama di The O.C

Il teen drama creato da Josh Schwartz narra le vicende di un gruppo di ragazzi con le loro rispettive famiglie che vivono a Newport Beach (alias Orange County), in California, in un universo regolato da leggi non scritte dove chi commette il male, prima o poi paga.

Perché (ri)vederlo? Perché The O.C. ci ha passato una serie di lezioni sulla vita, ora più vere che mai.

Ne abbiamo raccolte 7!

Marissa Cooper - Neomag.

Gli outfit di Marissa Cooper

Marissa Cooper era, in un certo senso, l’equivalente di Kelly Taylor in «Beverly Hills 90210». Il personaggio che, tra tutti le passa tutte.

Risse, violenze, droga, alcolismo, psicoterapia, fase lesbica, un padre irresponsabile e una Milf di prima categoria come madre. Ma nulla riesce a mettere k.o. i suoi look. 17 anni dopo, superata la fase di sviluppo ormonale, ancora pensiamo fossero glamour. I suoi look e acconciature sono tutti diventati mode mondiali.
L’outfit giusto, al momento giusto, vi farà davvero essere chiunque voi vogliate! (Cit. di Ryan dal primo episodio).

La rivincita dei nerd grazie a Seth Cohen

In principio il preferito era Ryan Atwood,, bad boy redento per eccellenza, con l’innata propensione a cacciarsi irrimediabilmente nei guai.

Ma poi, col passare del tempo e lo scorrere delle puntate, il vero catalizzatore dell’attenzione finiva per essere Seth Cohen (Adam Brody): romantico fino al midollo, ricci scompigliati, sguardo sognante e look da eterno hipster, quando ancora non si parlava di hipster.

Molto prima dei personaggi di The Big Bang Theory, ha rappresentato la vera rivincita dei Nerd.

Un simpatico, intelligente e sensibile attrae molto e al lungo di più del Bad Boy di turno.

California Dreamin’

Uno dei miti che più di ogni altro «The O.C.» ha contribuito ad alimentare è stato quello relativo alla California.

La parola stessa «California», se pronunciata, faceva, e fa scattare tutt’ora, nella testa la sigla dello show (l’omonima canzone firmata Phantom Planet). Senza poi parlare del fatto che la California era mitizzata come una terra perennemente assolata, popolata da esseri meravigliosi e in cui il concetto di freddo equivaleva a una giacchetta di pelle sulle spalle.

Anche una serie Tv di culto può essere un monito per organizzare un viaggio verso una meta completamente mitizzata.

La parabola del Cattivo che diventa un Buono

In buona parte, la trama di «The O.C.» gira intorno al personaggio di Ryan Atwood e alla sua parabola ascendente. Da potenziale criminale a Chino, nella periferia di Los Angeles, diventa protagonista delle cronache mondane, e non solo, della ricca contea di Orange.

Nella realtà un colpo di scena del genere è pressoché impossibile. Anche nel telefilm non è tutta farina del sacco di Ryan. Il colpaccio, infatti, risulta essere piuttosto frutto di una serie di coincidenze che, in altri termini, suonerebbero come una botta di fortuna piovuta dal cielo. Quindi, se è vero che la possibilità di riscattarsi da un destino segnato è proprio dietro l’angolo, è altrettanto sacrosanto che la sorte aiuta gli audaci. Soprattutto se questa ha le sembianze di Sandy Cohen e una villa in collina con dépendance e piscina riscaldata annesse.

Nella vita ci vuole sì talento, ma anche una dose sostanziosa di fortuna.

In coppia vince sempre la complicità

Le due coppie principali di The O.C potrebbero, in un certo senso, definirsi «antagoniste». Sono gli estremi opposti. Da un lato troviamo Seth Cohen e Summer Roberts (Rachel Bilson), dall’altro Ryan Atwood e Marissa Cooper.

Nel primo caso la pazienza e l’amore incondizionato hanno un effetto duplice, facendo sbocciare l’amore e i due protagonisti stessi. Nel secondo, la passione tra Ryan e Marissa è più paragonabile a un incendio, che divampa a fasi alterne, e lascia dietro di sé una scia interminabile di incomprensioni, disgrazie e tensioni.

In amore, quando la componente drammatica prende il sopravvento su quella del semplice stare bene insieme, è meglio darsela a gambe.