‘Gli anelli del potere’ si preannuncia essere una serie epica, con una grande azione. Il ritorno nella Terra di mezzo è costato un miliardo di dollari

Gli anelli del potere - Neomag.

Dal 2 settembre, su prime video, potremo tornare nella Terra di Mezzo. Il signore degli anelli sta tornando con una serie tv da un miliardo di dollari. Gli anelli del potere, saga Amazon da un miliardo di dollari è stato definito lo show più costoso mai realizzato, costruisce un mondo da piattaforma che unisce epica e poesia, partendo dalle Appendici di Tolkien, camminando sui bordi del perimetro tracciato da Peter Jackson in due trilogie che hanno fatto la storia del cinema.

Un progetto che già così si preannuncia Epico. La posta in gioco, infatti, è altissima: sia perché Il signore degli anelli è diventato nel corso dei decenni un oggetto di culto al pari di un’opera d’arte custodita all’interno di un museo nazionale, sia perché Prime Video ha sempre inseguito un progetto mastodontico in grado di dimostrare a tutti la sua grandezza. Il risultato sta per essere sotto gli occhi di tutti il 2 settembre, quando Gli anelli del potere sbarcherà sulla piattaforma lasciando che sia il pubblico a deciderne il successo.

Le prime indiscrezioni

Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe essere infatti la prima volta che un prodotto seriale viene pensato e concepito con la stessa cura sopraffina e certosina di un film, ed è sicuramente la prima volta che una piattaforma come Prime Video è talmente convinta della bontà dell’investimento da sborsare l’astronomica cifra di 450 milioni di dollari per assicurarsi un primato che, probabilmente, i concorrenti faranno molta fatica a strapparle nel corso dei prossimi decenni. Ma di cosa parla la serie? Da dove ha scelto di partire?

Come successo per House of Dragon, anche in questo caso parliamo di Prequel. Gli anelli del potere si svolge nella Seconda Era della Terra di Mezzo, quindi migliaia di anni prima degli eventi narrati ne Lo Hobbit e ne Il signore degli anelli. Per capirci, la storia è quella immediatamente precedente al prologo de La compagnia dell’anello, quando Galadriel, all’epoca interpretata da Cate Blanchett, raccontava della forgiatura dei grandi anelli prima che Sauron ingannasse gli avversari creandone uno capace di gettare il mondo nell’oscurità.

La storia

E’ proprio Galadriel –  qui interpretata da Morfydd Clark – a dare il benvenuto al pubblico. Non la vediamo più eterea e immutabile, ma determinata e guerriera, pronta a setacciare la Terra di Mezzo in lungo e in largo per accertarsi che non ci sia la più piccola traccia di Morgoth, l’oscuro signore che ha posto fine alla vita di suo fratello e che gli elfi pensavano di aver definitivamente sconfitto diversi anni prima. Galadriel non ne è certa, anche perché ha giurato a sé stessa che non avrebbe avuto pace fino a quando non avrebbe stanato il nemico e il suo esercito di orchi, anche se apparentemente sembra a tutti che la sua sia una fissazione e che Morgoth non sia effettivamente più in circolazione. Come possiamo facilmente intuire, Galadriel ci ha visto lungo, ed è per questo che, quando è lì per lì per accedere alla terra di Valinor, l’antica patria degli elfi dalla quale nessuno può più tornare indietro, Galadriel decide all’ultimo di tirarsi indietro, di lanciarsi dalla nave dalla quale era salpata per fare ritorno a nuoto sulla Terra di Mezzo. Terra di Mezzo in cui un giovanissimo Elrond (Robert Aramayo) cercherà la complicità dei nani capitanati dal suo amico Durin (Owain Arthur) per realizzare un’impresa che diventerà una pericolosa arma a doppio taglio e in cui la vita della giovane Pelòpedi – gli antenati degli Hobbit – Nori (Markella Kavenagh) viene sconvolta dall’arrivo di un misterioso gigante piovuto dal cielo e dotato di poteri straordinari.

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Episodi da un totale di 50 euro

I primi episodi di una serie così complessa come questa sono votati alla presentazione dei personaggi e degli ambienti, ed è per questo che potrebbero sembrarvi inizialmente un po’ lenti e didascalici. Non scoraggiatevi, andate oltre, perché quello che hanno creato i due showrunner ed executive producer J.D. Payne & Patrick McKay, rasenta la perfezione e sancisce la rinascita di un franchise che, se Prime Video gioca bene le sue carte, riuscirà facilmente a sbalzare qualsiasi altra concorrenza e a fare incetta di Emmy e Golden Globe.

Sembra proprio che gli anelli siano tornati per restare.