Vivete di sogni mancati e di nostalgia latente? Allora Pixels è sicuramente il film che fa per voi. Chris Columbus, icona comica di Hollywood per aver diretto film come Mrs. Doubtfire, Harry Potter e Mamma ho perso l’aereo, prende le redini del progetto e riporta sul grande schermo gli anni ’80, con i videogiochi arcade per eccellenza:  Galaga, Centipede, Pac Man.
Roba che se mio padre vedesse questo film sarebbe inondato dalle lacrime per i ricordi ogni due scene.
Negli anni ’80, i giovanissimi Sam ,Will, il nerd Ludlow e l’arrogante Eddie sono i campioni di videogiochi arcade. Circa trent’anni dopo, una razza aliena fraintende un filmato terrestre contenente i videogiochi, interpretandolo come una minaccia, e attacca il nostro pianeta utilizzando proprio i mostri dei videogame per i loro assalti. Divenuto Presidente degli USA,  William Cooper (Kevin James) chiede aiuto a Sam  Ada per riunire la squadra degli Arcaders e salvare il mondo.
Il primo film in cui si sfiora una catastrofe e si decide di peggiorarla affidando il Mondo a quattro celebrolesi.
La rivincita dei Nerd è uno dei temi più in voga in questo periodo al cinema, ma questo ci distanzia anni luce dalla realtà in cui tale rivincita non solo stenta ad arrivare, ma non si vede nemmeno all’orizzonte.

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Un prodotto che al suo interno ha il vanto di avere Adam Sendler, Josh Gad, Kevin James e Peter Dinklage diretti dalla brillante mente di Columbus dovrebbe essere considerato una commedia a tutti gli effetti, mentre qui si raggiunge la demenzialità più acuta.
Torna a ricomporsi la collaudata coppia comica Adam Sandler-Kevin James. Il primo è il solito eroe bamboccione pieno di buoni propositi come ne abbiamo visti a migliaia, il secondo è un Presidente USA troppo caricaturale anche per una commedia. Sarebbe più adatto per una parodia alla Scary Movie. Josh Gad è lo stereotipo del nerd ipocondriaco che vive con la nonna e rappresenta l’unico personaggio in grado di regalare qualche risata allo spettatore.
Per potersi accaparrare il trofeo di Pellicola Stereotipo dell’anno, la pecora nera del gruppo è interpretata dall’arrogante ‘Folletto’, come viene definito con disprezzo in Game of Thrones, Peter Dinklage, che pure regala una lezione di recitazione al resto del cast. Trascurabili i camei Di Dan Aykroyd e Sean Bean.
Elemento di spicco è sicuramente rappresentato dalla colonna sonora dei Queen, che suscita enfasi anche alle scene in cui serviva una pistola alla tempia.
L’emblema cult si raggiunge quando Toru Iwatani, papà di Pac-Man, cerca di fermare la sua creatura.
L’idea è stata quella di creare un film a metà tra i Ghostbusters e gli Avengers, con una battaglia finale degna dei sogni di un neonato; ma il risultato finale è stato inconcludente.
Film che presenta molte pecche dal lato comico e tragico dal lato action.
Assurdo per assurdo, se dovessi immaginare un’invasione aliena preferirei ci fosse Thor a proteggermi e non un Adam Sendler quasi incinto a combattere per la mia salvezza.

Giovanna Montano