Sa mescolare dramma, horror e fantascienza per raccontare alienazione moderna e conflitto interiore: Nessuno ti salverà è uno dei migliori film del 2023

Nessuno ti salverà_Neomag

Il 22 settembre 2023 ha debuttato su Disney+ un nuovo film horror/sci-fi che in brevissimo tempo ha attirato la curiosità di appassionati del genere e non. Nessuno ti salverà è la seconda fatica del regista Brian Duffield, che ha catturato l’attenzione del grande pubblico grazie all’ottima performance della sua attrice protagonista e una narrazione originale, che mescola i linguaggi dei due generi, i momenti di suspense, la minaccia extraterrestre, la colonna sonora ad effetto, a un dramma intimista e rivoluzionario che supera le barriere del genere e colpisce lo spettatore dritto al cuore.

Un film che ha messo d’accordo pubblico e critica e che ha attirato l’ammirazione di registi, giornalisti e scrittori di riferimento; tra questi, il maestro dell’horror Stephen King, noto per il suo pungente spirito critico, ha elogiato il film con un post su X:

“NO ONE WILL SAVE YOU: Brilliant, daring, involving, scary. You have to go back over 60 years, to a TWILIGHT ZONE episode called The Invaders (1961) to find anything remotely like it. Truly unique.”

Se lo dice Stephen King non c’è di che dubitare, no? Addentriamoci nella trama.

Di che cosa parla Nessuno ti salverà?

Brynn Adams (Kaitlyn Dever) è una giovane stilista che vive ai margini della società in una grande casa dal fascino antico. Abita da sola, separata dal resto degli abitanti e trascorre le sue giornate creando vestiti, costruendo casette di bambola, ballando sulle note di vecchie canzoni e scrivendo lunghe lettere a un’amica persa nel passato. Durante una notte come tante, l’esistenza isolata e fiabesca di Brynn sarà scossa dall’arrivo di uno spaventoso extraterrestre dal corpo filiforme e dai poteri telecinetici.

Quello che sembra soltanto un brutto incubo sarà in realtà solo il primo episodio di una violenta invasione che minaccerà la vita della protagonista, riportando a galla qualcosa di altrettanto spaventoso, nascosto nel passato, da cui nessuno (forse) potrà salvarla.

horror disney - neomag.

Un horror d’autore

Momenti di alta tensione da guardare col fiato sospeso, un home invasion in piena regola con navicelle spaziali e raggi di luce che ti trascinano in alto. Nessuno ti salverà ha tante anime diverse che lo rendono spaventoso ed estremamente originale, con un doppiofondo nascosto che lo colloca nei confini di un sottogenere noto come elevated horror, che utilizza linguaggi e stereotipi dell’horror con le ambizioni del cinema d’autore.

E il film è proprio questo: un horror d’autore con tinte sci-fi. La minaccia aliena è metafora di una minaccia interiore, è lo spettro del senso di colpa che riporta la protagonista al ricordo di Maude e che la perseguita in modo sempre più feroce man mano che il tempo passa. La narrazione scorre su due binari in cui noi spettatori siamo trascinati dall’uno all’altro, sballottati dall’invasione aliena al mistero che la lega al passato. Riuscirà Brynn a salvarsi? Perché non chiede aiuto?

Il titolo in questo senso è evocativo: Nessuno salverà Brynn da quel dialogo interiore tossico, da quella sofferenza che lei stessa continua a reprimere e soffocare sotto dei rituali quotidiani che la tengono a bada. L’extraterrestre è soltanto la personificazione del suo mostro interiore che la tormenta e che, come gli alieni stessi, continua a moltiplicarsi, ingigantirsi e a imprigionarla nella sua solitudine esistenziale.

NO ONE WILL SAVE YOU - Neomag.

Alienazione silenziosa

Valore aggiunto del film è la mancanza di dialoghi che amplifica la sensazione di suspense e ci mette al fianco della protagonista nella sua lotta per la sopravvivenza.

Urla di terrore, grugniti, sospiri, sono la vera colonna sonora del film come nel fortunato horror A Quiet Place e trasformano il dramma della protagonista in un’esperienza alienante.

L’esistenza di Brynn è una metafora dell’alienazione moderna, di una giovane donna che sceglie di nascondersi in una casa di silenzi lontana dai suoi cari e da chi non l’ha saputa aiutare quando era poco più di una bambina. Una casa di bambola, come quelle che costruisce per ricreare la sua piccola città, in cui il dolore non esiste e al suo posto c’è soltanto la luce delle luminarie.

Ma è nella seconda parte del film che una luce minacciosa ma rivelatrice metterà difronte alla protagonista, e a noi spettatori, il ricordo doloroso del passato con degli effetti visivi curatissimi e una regia formidabile.

Il finale è interessante e ambiguo e lascia spazio a diverse interpretazioni. Un happy ending di liberazione o l’inizio di una nuova vita alienata?

Guardate Nessuno ti salverà e lasciatevi trasportare nella vita di Brynn, non ve ne pentirete!