Da ex attrici bambine alla dirigenza di un brand di moda americano tra i più rilevanti di oggi: come le gemelle Olsen ce l’hanno fatta

Le gemelle Olsen - Neomag.

Ashley e Mary-Kate Olsen sono due nomi subito riconoscibili e legate ad un ricordo ben preciso all’interno dell’immaginario collettivo. Considerate, ancora oggi, le due sacerdotesse dello stile minimal made in Usa, ex attrici bambine diventate le uniche celebrity designer degne di nota. Le gemelle Olsen sono, ancora oggi, considerate le due millenial ad avercela fatta. Le uniche due che sono riuscite a mettere in secondo piano Kanye West, all’angolo Victoria Beckham e non possono neanche essere paragonate alle altre avventure dei famosi nel mondo della moda, come Fenty di Rihanna, perché il loro The Row è un marchio che ce l’ha fatta.

Le ultime notizie sulle gemelle

L’ultima notizia che riguarda le gemelle le vede impegnate a rivendere il loro prezioso archivio vintage: stiamo parlando di una selezione di circa trenta pezzi curata da Mary-Kate e Marie Blanchet di @mon_vintage disponibile sull’e-commerce di The Row. Ci sono capi di Comme des Garçons, Martin Margiela, Issey Miyake, Yohji Yamamoto, Chanel e altri pezzi icona che vanno dagli anni Ottanta fino al 2010, ma anche un abito di Madame Grès del 1967. Si tratta di abiti che riflettono in pieno lo stile delle gemelle Olsen, così come abbiamo imparato a venerarlo tramite le foto paparazzate più cool che l’ultimo decennio ci ha regalato: Ashley e Mary-Kate che fumano sigarette per le strade di New York, sempre coperte da diversi strati di nero e con i lunghi capelli biondi.

Simbolo degli anni 90

Scommettiamo che il primo ricordo che hai di loro è la partecipazione in Due gemelle e un maggiordomo o Due gemelle a Parigi. Probabilmente ti stupirà ritrovarle oggi, quasi 35enni, nella loro versione dark, con alle spalle un (ex) marito finanziere e fratello di un (ex) capo di stato francese per Mary-Kate (e cioè Olivier Sarkozy), ed un (ex) fidanzato artista non troppo pubblicizzato per Ashley (e cioè Louis Eisner). Entrambe non hanno social, entrambe hanno lasciato la recitazione per concentrarsi sul loro marchio. The Row nasce nel 2006, solo t-shirt bianche e leggings di pelle, oggi è diventato il brand di riferimento per quel cliente che cerca un’estetica lussuosa ma non urlata, senza loghi ma fatta di materiali preziosissimi, con una fascia di prezzo che lo posiziona al di sopra della guerra fra sneaker e borsette e che non va mai in saldo.

La storia di The Row

In tutti questi anni le gemelle Olsen hanno aperto tre boutique, a New York, Los Angeles e Londra, quest’ultima nella primavera del 2019. Brand rimasto indipendente tra le grandi conglomerate del lusso europeo. Entrambe concedono poche, pochissime, interviste. Hanno lanciato anche una linea uomo, molto ben recensita dai critici, una linea di abbigliamento in licenza da Kohl’s, non pubblicano i risultati finanziari ma secondo Business of Fashion The Row genera tra i 100 e i 200 milioni di dollari all’anno. Quando Barney’s è fallito nell’agosto del 2019, aveva un debito di 3,7 milioni di dollari con The Row, superiore a quanto dovuto a marchi come Celine e Saint Laurent: le gemelle, insomma, vendono tanto. Come hanno raccontato a British Vogue, sono solite portare le loro clienti a cena e coinvolgerle nello sviluppo delle collezioni.

Quanto ricordi le gemelle ancora oggi?