Trovare l’anima gemella oggi sembra impossibile: il dating di oggi sembra più un film dell’orrore che una vera speranza di trovare qualcuno

Dating - neomag.

Alla domanda «Come vi siete conosciuti?» si possono catalogare due tipi di coppie.

Il primo è quello che cerca di eludere la domanda: è molto complicato da raccontare, dicono. Ti accorgerai che mentre qualcuno la enuncia, uno dei due si dilegua improvvisando la chiamata immaginaria di qualche amico dall’altra parte della stanza. In realtà sono il frutto delle scelte dell’algoritmo di un’app di dating a pagamento, di un match del quale chiunque stenta a convincersi, se non fino al primo appuntamento.

Poi abbiamo il secondo tipo di coppia: sorride, uno cerca lo sguardo dell’altro perché possano raccontare la storia insieme, esibendosi in una narrazione condivisa. Nei loro racconti si notano sempre per caso alla fermata dell’autobus, in fila alle poste, al romanticissimo banco dei surgelati. Un misto tra romanticismo e squallore insomma.

Raccontare l’amore

Non sappiamo raccontare le storie d’amore moderne. Ma è davvero possibile trovare del potenziale romantico ai tempi moderni? Cosa c’è di romantico, infondo, in un semplice automatismo, swipe right e swipe left, nel pop-up che dice “It’s a match”, in un date che ci fa presente che è il nostro turno di pagare da bere, nella foto di un pene di cui non ricordiamo di aver fatto richiesta?

In molti affermano che le frequentazioni di oggi somiglino praticamente a dei film dell’orrore ­– basterebbe pensare alla vicenda di West Elm Caleb, il ragazzo che aveva fatto ghosting a centinaia di ragazze di New York – corredate da un codice linguistico che spaventa perché evocato a seguito di esperienze tragiche: ghosting, gaslighting, gatekeeping, catfish, dick pic. Le frasi che, solitamente, si dicono al primo appuntamento, sono: Sembravi più carino in foto, eri più magro, mi aspettavo fossi più alto, non sei come ti immaginavo.

Sembra sempre tutto perfetto quando, dopo il primo incontro, arriva la realtà. In quanti si fanno ‘la cortesia’ di arrivare poi a fine serata, quasi a voler fare un favore all’altro?

Meet Cute

In inglese si chiama “meet cute”, l’incontro fortuito tra i due personaggi principali che capiscono subito di essere innamorati l’uno dell’altro, ed è stato coniato apposta a partire dalla regolarità con cui l’evento si ripresentava in televisione o al cinema. È il topos più comune nelle storie d’amore e forse continuiamo a guardarci attorno e a crederci perché, al contrario delle dediche d’amore al terrazzo e delle lunghe lettere mandate a distanza di migliaia di chilometri, sembra la parte più reale e ottimista di tutta la finzione: all’Esselunga e alle Poste ci andiamo tutti fin troppo spesso, sarebbe carino se per una volta succedesse una cosa bella prima del pagamento alle casse.

Atri modi di fare incontri

Un altro mito fondativo degli incontri offline è scambiarsi il numero di telefono, mai il profilo Instagram o Facebook. Se poi i social non li hai, sarebbe l’apoteosi del romanticismo: lo dice anche Dazed & Confused: “Perché le persone senza social sono così sexy?”. Secondo Dazed le persone senza social sono affascinanti perché non hanno bisogno del consenso altrui o di essere sempre al corrente di quello di cui si parla, sono meno vanitose e narcisiste. Magari sono innocui perché non sono stati esposti alla storia di West Elm Caleb oppure non possono farci ghosting ma possono semplicemente sparire, che, forse, è un concetto più facile da afferrare. È una tendenza che va anche su TikTok, dove le ragazze che postano di più spesso si accoppiano con un “hot offline boyfriend” – hashtag che raccoglie migliaia di video – cosa che fanno anche celebrità come Bella Hadid o Ariana Grande, fidanzate con due persone di cui non si sa assolutamente nulla.

Tutti abbiamo quell’amica che ha abbandonato l’idea di una frequentazione perché spaventate dal fatto che il loro date non avesse alcun corrispettivo nei risultati Google, oppure avesse il profilo Instagram fermo al 2012 con solo una foto che ritraeva un animale. La verità, allora, è che swipe Left, gatekeeping e gaslighting a parte, le frequentazioni oggi continuano a essere un film dell’orrore che sembra di avere già visto, e che forse sta proprio qui il bello: che poi lo riguardiamo appassionatamente.