I Film dell’adolescenza ci hanno fatto battere il cuore e che hanno contribuito a farci sognare quando la vita adulta era solo un miraggio

Film dell’Adolescenza - Neomag.

Giuro solennemente di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità! Tiriamo giù la maschera: nel nostro passato da cinefili abbiamo lasciato qualche scheletro nell’armadio di cui non vogliamo affrontare l’esistenza, e tra un film di Kubrick e l’altro ci ritornano alla mente quelle pellicole che amavamo tanto, ma senza dirlo a nessuno.

Erano gli anni del lipgloss colorato, dei jeans a vita bassa e delle grandi storie di amore adolescenziale, di amicizia e rivalità tra teenager, trasmessi in prima serata su Italia 1 con infiniti stacchi pubblicitari, che hanno formato un’intera generazione… con alti e bassi. Splendide principesse nascoste nelle vesti di ragazze comuni, cotte tra liceali, l’ardua scelta di chi portare al ballo scolastico, “i miei genitori non mi capiscono”, erano i fili che intrecciavano le vicende più amate dai ragazzi e dalle ragazze nati a cavallo tra i due secoli, i cui paladini erano giovani star statunitensi dal sorriso smagliante e la capigliatura perfetta come Lindsay Lohan, baby-diva con le lentiggini e gli iconici capelli rossi, Hilary Duff e Chad Michael Murray, giovane aitante dagli occhi azzurri.

Nessuna vergogna per i film dell’adolescenza che ci hanno fatto battere il cuore durante la nostra adolescenza e che hanno contribuito, con i loro personaggi, i linguaggi e le storie rappresentate, a farci sognare, quando la vita adulta era solo un miraggio, e a modellare le persone che siamo diventati. Che ci piaccia o no.

Con una nuova consapevolezza e orgoglio da vendere, urliamo a gran voce il nostro amore per le pellicole che ci hanno cresciuto e ricordiamo tutti insieme i lungometraggi che ci hanno fatto emozionare. Scegliere solo nove titoli non è stato semplice, ma abbiamo selezionato quelli più popolari, con qualche sorpresina.

Cominciamo!

Mean Girls (2004)

Nel mondo delle ragazze ogni lotta deve essere subdola. Non saprei descrivere in modo migliore questo film iconico diretto da Mark Waters che racconta in modo satirico e feroce il “mondo delle ragazze”, con le lotte di potere, le gerarchie sociali e i legami personali, di un gruppo di teenager nella scuola di North Shore. Il punto di vista è quello di Cady Heron, interpretata da Lindsay Lohan, la nuova arrivata nell’high school dell’Illinois che si ritroverà, suo malgrado, a far parte del temutissimo club delle Barbie, le più belle e popolari capeggiate dalla tirannica Regina George (Rachel McAdams). Despota biondo platino dal fisico statuario, Regina custodisce nel suo album segreto i peggiori pettegolezzi su ogni membro della scuola; meglio non farla arrabbiare!

Avvolta da mille tonalità di rosa, inebriata dalla sete di potere, la nostra protagonista dovrà scegliere che tipo di persona vorrà diventare in un microcosmo in cui l’apparenza è tutto. Cosa mai potrà andare storto?

Non è invecchiato di un giorno e riesce ancora oggi ad offrire un affresco glamour e volutamente esagerato dell’adolescenza “al femminile”, senza nascondere i suoi lati più “selvaggi” e brutali, con una sana dose di ironia. 

Pretty Princess (2001)

C’era una volta una quindicenne come tante, occhialuta, un po’ goffa, con i capelli disordinati, che tenta di destreggiarsi tra le difficoltà della vita adolescenziale. Senza speranza per il futuro, la piccola Mia Thermopolis, interpretata da Anne Hathaway, riceverà come in sogno la visita di una fata madrina d’eccezione: nonna Clarisse (Julie Andrews) arriva in soccorso della giovane imbranata rivelandole di essere la prossima erede al trono del regno di Genovia. Chi non ha mai sognato di essere una principessa?

Accompagniamo la nostra eroina in un mondo di cene regali, etichette e portamento, in cui, dopo una bella seduta dal parrucchiere di corte, imparerà a credere in sé stessa e nelle sue capacità, mettendosi alla prova e dimostrando le sue doti da regina in erba.

Questo delizioso film in salsa Disney ci insegna che dietro ogni giovane donna, nobile o meno, si nasconde una piccola sovrana, capace di regnare sulla propria vita con saggezza e lungimiranza e con un coraggio da leonessa. Ma tranquilli, parliamo sempre di un teen movie: non mancheranno momenti zuccherosissimi di balli lenti, discorsi emozionanti e baci al chiaro di luna, con tanto di gamba sollevata.

Questa favola meravigliosa si concluderà con un lieto fine? Lo scopriremo nel sequel.

10 Cose Che Odio di Te (1999)

Ritorniamo tra i corridoi del liceo e seguiamo da vicino una delle storie d’amore più iconiche della filmografia per ragazzi. Innamorarsi del cattivo ragazzo è un cliché ormai datato, ma vale anche per le cattive ragazze? E se la cattiva ragazza si innamora del cattivo ragazzo? Parlarne fa venire il mal di testa, meglio lasciare che questo teen movie unico nel suo genere parli da sé.

Kat Stratford (Julia Stiles) è una ragazza algida, dal cuore d’acciaio e un caratteraccio che la rende antipatica a tutto il corpo studentesco, che si ritroverà ben presto al centro di un corteggiamento da parte del giovane misterioso e capellone Patrick Verona (Heath Ledger), che proverà a scalfire la corazza della “lady di ferro”,  insegnandole ad amare e lasciarsi amare.

Appuntamenti combinati, intrighi adolescenziali, dialoghi a cuore aperto, sono gli ingredienti che si mescolano in un cocktail dolce e frizzante, in cui i sentimenti e le fragilità dei personaggi ci ricordano perché amiamo tanto questo genere di narrazioni.

You’re just too good to be true, can’t take my eyes off you…

Quattro Amiche e Un Paio di Jeans (2005)

Betty Suarez, Rori Gilmore e Serena Van der Woodsen si scambiano i vestiti: chi l’avrebbe mai detto. Le eroine indiscusse delle serie tv di Italia 1 sono diventate migliori amiche (forse in un universo parallelo) e insieme ad una nuova aggiunta formano un quartetto irresistibile. Carmen, Lena, Bridget e Tibby, inseparabili sin dalla tenerà età, si ritrovano a trascorrere le vacanze estive in luoghi differenti; per accorciare le distanze e non perdere il loro legame speciale decidono di spedirsi reciprocamente un paio di jeans, ma non dei jeans qualunque. Miracolosamente adatto a tutte, questo capo sarà il filo conduttore che ci porterà a spasso tra le vite delle giovani amiche, portando con sé un pizzico di magia.

Niente di stucchevole, non si tratta di una storia adolescenziale qualunque: le piccole donne del nuovo millennio sono affiatate, ambiziose e testarde, e si danno manforte per fronteggiare situazioni complicate e dolorose, come la morte, la malattia, i conflitti familiari, con la forza che solo la vera amicizia riesce a dare.

Consiglio da amica: preparate i fazzoletti!

A Cinderella Story (2004)

Cenerella, Cenerella, sempre in moto Cenerella!… questa volta però indossa un paio di sneakers. Riadattamento della celebre fiaba amata dai bambini, A Cinderella Story conserva tutte le caratteristiche principali dei suoi antenati, aggiungendo al piatto un nuovo sapore, più moderno. La principessa ricoperta di cenere si chiama Sam Montgomery (Hilary Duff), adolescente timida e goffa della San Fernando Valley che, come nella storia originale, in seguito alla tragica morte del padre si ritrova alla mercé della crudele matrigna Fiona (Jennifer Coolidge) e delle sorellastre Gabriella e Brianna. Indaffarata tra faccende domestiche, lavoro al ristorante di famiglia e gli impegni scolastici, la ragazza riesce a trovare un po’ di conforto attraverso la corrispondenza con un ragazzo misterioso della sua scuola, interpretato da Chad Michael Murray.

Come nelle migliori fiabe, l’occasione per incontrare il vero amore arriva solo durante un elegantissimo ballo in maschera, in cui ogni invitato può dare sfogo alle proprie emozioni, a viso coperto e senza rivelare la propria identità. Ma nessuna scarpetta di cristallo verrà perduta allo scoccare della mezzanotte: siamo pur sempre nel 2004, e la nostra fuggitiva lascerà il suo cellulare come unica prova della sua esistenza. Non male come idea!

Il resto, come si suol dire, è storia nota.

Ciò che rende questo film davvero unico e indimenticabile è la sua capacità di far sognare gli spettatori di qualsiasi età, riportando alla luce il desiderio di essere amati e di combattere le difficoltà che la vita ci mette difronte con coraggio e determinazione.

E poi, chi non ha mai sognato di ballare con qualcuno sotto quel meraviglioso gazebo pieno di luci?

Schegge di Follia (1989)

A dimostrazione che i film adolescenziali non hanno età, torniamo ancora indietro nel tempo per rispolverare un cult dei teen movie degli anni 80. In fondo, perché solo noi Gen Z dovremo vergognarci? In questo caso non temete, siamo di fronte ad una vera perla rara.

Schegge di follia è un gioiello “oscuro” dell’high school movie che si distingue per il suo taglio grottesco e drammatico. Le mean girls del liceo Westerburg non vestono di rosa; si chiamano tutte Heather e sono le ragazze più ricche e belle della scuola. Ad affiancarle, c’è la nostra protagonista Veronica Sawyer (Winona Ryder), outsider dai capelli neri che sogna segretamente la loro tragica disfatta scrivendo nel suo diario le peggiori maledizioni. Ma tenete gli occhi aperti, c’è un temporale all’orizzonte: l’arrivo dell’affascinante bad boy J.D., un giovane Christian Slater con il giubbotto in pelle e il sorriso ammaliante, porterà nella vita della ragazza un mare di guai e una serie di misteriosi suicidi. Intrigante, no?

Conflitto sociale, senso di rivalsa e nichilismo, animano i due protagonisti che diventano il simbolo di sentimenti tipicamente adolescenziali di rivolta e insofferenza verso il mondo, raccontando il dark side di questo genere cinematografico in cui cerchietti e borsette sono sostituiti da pistole e coltelli.

Ragazze a Beverly Hills (1995)

Se avete amato Gossip Girl non potete perdervi uno degli antenati più glamour delle serie sulle it-girl dell’East Side statunitense. Se la nonna di Blair Waldorf avesse un nome sarebbe Cher Horowitz, giovane californiana interpretata dall’icona degli anni ‘90 Alicia Silverstone: superficiale, egoista, ma anche carismatica e profondamente determinata a ottenere ciò che vuole, la reginetta di Beverly Hills non accetta sconfitte e niente può frapporsi tra lei e il suo futuro scintillante. Ma la vita, purtroppo, non è fatta di paillettes e la nostra eroina si troverà ben presto a dover utilizzare tutte le sue abilità manipolatorie ed escogitare un piano per risollevare la sua media scolastica, aiutata dalle sue migliori amiche e fedeli alleate Dionne e Tai.

Non mancheranno di certo i bei vestiti, le pellicce e le cotte adolescenziali, ma non pensate che sia un film frivolo: al centro della vicenda c’è infatti il percorso di formazione della protagonista, che si scontrerà con l’imprevedibilità dell’esistenza, la frustrazione dei desideri infranti e la capacità di lottare per essi. Imparerà che la vita non è un gioco da ragazze, neanche se vestono Chanel.

Sognando Beckham (2002)

Abbandoniamo per qualche minuto l’industria dei sogni degli Stati Uniti e voliamo in Inghilterra per rispolverare qualche tesoro nascosto. È proprio nella capitale londinese che ritroviamo una vera perla della filmografia teen, che gravita nel mondo poco raccontato del calcio femminile.  Sognando Beckham è la storia di Jess (Parminder Nagra), ragazza indo-britannica che nutre da sempre una grande passione per il calcio, sognando di diventare una campionessa al pari del suo idolo David Beckham. Contrastata dalla famiglia conservatrice, dai valori antiquati, devota e fedele alla propria cultura, la giovane calciatrice troverà nella coetanea Jules (Keira Knightley) una grande amica e sostenitrice che la aiuterà ad avverare i suoi desideri invitandola a far parte della squadra locale.

In questo dipinto multiculturale di tradizioni e credenze a confronto, viene narrata una storia di amicizia femminile e di lotta per i propri diritti all’interno di un microcosmo, quello sportivo, in cui le donne hanno accesso limitato. Tutto questo pot-pourri di temi è tenuto insieme dagli ingredienti tipici del genere e da un senso generale di leggerezza e ironia, capaci di prendersi gioco degli stereotipi in modo sagace, trasmettendo l’amore per sé stessi e per le proprie aspirazioni.

E noi dovremmo vergognarcene?!

Easy Girl (2010)

Concludiamo questo viale di vergogne glitterato con il film più recente della nostra raccolta, che si distingue dai precedenti per la sua sregolatezza e per il tono dissacrante. Chissà cosa direbbero le principesse che abbiamo incontrato se vedessero le gesta di Olive (Emma Stone), una ragazza apparentemente come tante che decide di mentire sulla sua vita sessuale, raccontando di aver perso la verginità. Un battito d’ali di farfalla può causare un uragano, ma una piccola bugia tra liceali può provocare danni ben peggiori, e la nostra eroina si ritroverà ben presto stritolata in un vortice di pettegolezzi e cattiverie da cui sarà difficile uscire.

Con uno stile volutamente esagerato ed eccentrico, molto spinto verso la commedia, Easy Girl mette alla berlina la visione sociale sulla sessualità femminile, considerata per certi versi disdicevole e meno sviluppata di quella maschile, scardinandone le credenze più bigotte ed antiquate.

Indimenticabile la scena della lettera scarlatta, cucita dalla ragazza sui suoi vestiti in segno di protesta e liberazione.

Siamo giunti alla fine! Non vi sentite più leggeri? Dopo questa sana seduta collettiva possiamo tornare alle nostre vite con una nuova consapevolezza: giustizia per i film con cui siamo cresciuti! Non esiste vergogna per ciò amiamo.

Sara Scano