Addio cringe, regole di stile, guerra tra mean girls: il 2023 ci ha insegnato tante cose importanti da custodire negli anni a venire. Vediamo quali sono

Cosa abbiamo imparato nel 2023_Neomag.

Il 2023 è stato l’anno delle grandi scoperte e rivoluzioni. L’anno in cui TikTok si è impossessato del nostro tempo, in cui Taylor Swift ha conquistato (ancora una volta) il cuore di tutti, in cui divorzi, gossip, litigate, liaisons, tra i vip più insospettabili ci hanno piacevolmente intrattenuto distraendoci dal ricordo della pandemia e dalle guerre che distruggono il mondo.

Ma il 2023 a livello sociale è stato il terreno fertile in cui abbiamo imparato cose belle e liberatorie, abbiamo pensato al mondo ma anche a noi stessi e a qual è il nostro ruolo nella società contemporanea. Mentre il Pianeta soffre e le catastrofi aumentano, noi abbiamo imparato qualcosa di nuovo: amare noi stessi con le nostre diversità e rompere la parete di aspettative che i social ci hanno sempre costruito attorno.

Il 2023 è terminato e non è stato poi così male: ecco cosa abbiamo imparato nel 2023.

Taylor Swift - neomag.

Cringe è OK

Nel 2023 il concetto di cringe ha assunto un nuovo significato. La vergogna non ha più potere su di noi (o quasi): sono finiti i tempi in cui ci preoccupiamo di come appariamo, se ci vestiamo in modo strano, se non diciamo mai la cosa giusta, se sembriamo strambi o “sfigati”. Il 2023 ha riportato a galla l’amore per sé stessi, per le proprie peculiarità e fragilità e se quest’anno non siete riusciti a ritrovare la spontaneità, beh, avete un altro anno per cominciare!

Cringe is ok_Neomag.

Lo stile non ha regole

Se la regina dello stile Anna Wintour leggesse queste righe probabilmente inorridirebbe, ma che ci volete fare: la vita è una sola e se non esiste più il cringe allora non esisteranno neanche le regole di stile.

Tra le cose che abbiamo imparato nel 2023 ci sono alcune delle leggi intoccabili del fashion: il nero e marrone stanno bene insieme, viva i mix di righe e pois per chi non sa decidersi e si può giocare con i colori più sgargianti creando dei look weird irresistibili. Merito di questa piccola rivoluzione sono i due paladini inconsapevoli che hanno dominato la scena pop: TikTok e Taylor Swift ci hanno insegnato che lo stile non ha regole, proponendo abbinamenti folli e massimalisti. Addio magazine di moda, d’ora in poi l’ispirazione saranno le serie tv, i videogiochi, i film e gli influencer più amati. Seguite il vostro istinto e lasciate che il vostro guardaroba rispecchi la vostra personalità. Il risultato sarà stellare!

Street Style - neomag.

Consapevolezza del pretty privilege

Nel 2023, come negli anni passati, si è creata una maggiore attenzione nei confronti delle categorie sociali discriminate e alla loro rappresentazione, generando una serie di domande e confronti che hanno trasformato il pensiero woke in una lotta ai privilegi.

Prendere coscienza del proprio pretty privilege è fondamentale per muoversi nel mondo e scendere a patti con la consapevolezza che le persone non bianche, non cis, anziane, grasse e con qualche forma di disabilità siano trattate diversamente da quelle bianche, cis, magre e con un corpo conforme agli standard. Capire il nostro privilegio ci aiuterà a utilizzarlo meglio per stare bene con noi stessi e con gli altri e vedrete che prima o poi il mondo se ne accorgerà.

Pretty privilege_Neomag.

SONO come le altre ragazze

Il 2023 è stato l’anno della solidarietà femminile. Tralasciando per questa volta la questione patriarcale, nei nostri piccoli schermi le ragazze sembrano aver abbandonato le rivalità di aspetto e status e abbracciato una sorellanza che ci stringe il cuore.

Addio mean girls, benvenuta girlhood: le ragazze del 2023 se ne fregano di essere basic b., pick me girl e chi più ne ha più ne metta. Essere ragazze è più bello se si è in compagnia e nella scena pop sembra che le girls stiano facendo fronte comune, invadendo gli ambiti della musica, dei social, della cultura in senso ampio. Cominciate a tremare…

Girlhood_Neomag.

Andiamo a vivere in campagna?

La pandemia del 2020 ha avuto un impatto fortissimo nella vita di tutti noi. Restare imprigionati tra le mura domestiche, le città deserte e il clima di tensione e di preoccupazione verso il futuro che abbiamo respirato ci fanno venire ancora i brividi se ci fermiamo a pensarci. Non ci stupirà quindi se molti di noi cominciano a desiderare di trasferirsi in campagna. Lontano dal caos, dall’incertezza e dalle aspettative, la vita ha un odore completamente diverso e stare a contatto con la natura fa bene alla salute ed è capace di restituirci la serenità di una volta.

Se poi alla riscoperta della campagna si aggiungono l’inflazione, l’eco-ansia, i prezzi della vita e degli affitti delle grandi città italiane, il desiderio potrebbe avverarsi molto prima del previsto.

Vivere in campagna_Neomag.