Creativi, eclettici, colorati: i look iconici di Wes Anderson sono memorabili ed è per questo che è considerato uno dei più grandi registi contemporanei. Conosci tutti i look?

look iconici di Wes Anderson - neomag.

Esiste il mondo come lo conosciamo ed esistono i mondi creati da Wes Anderson: dei quadri in movimento, dalla simmetria impeccabile e dai colori pastello, in cui gravitano dei personaggi buffi e malinconici. Li riconoscereste in un batter d’occhio: Margot Tenenbaum, Steve Zissou e il suo equipaggio stralunato, il giovane Lobby boy del Gran Budapest Hotel, sono i modelli esclusivi che “indossano” l’universo di Anderson abbracciandone le tinte sgargianti, gli accostamenti da fumetto e soprattutto gli accessori, utilizzati per la caratterizzazione dei personaggi.

Non importa che siate fan o meno, l’iconicità del regista statunitense va oltre il valore cinematografico e non possiamo fare a meno di affezionarci a quelle personalità pittoresche e ai loro abiti iconici.

Ve li ricordate tutti? Ecco i 10 look iconici di Wes Anderson tratti dai suoi film.

Moonrise Kingdom_Neomag

Caschetto biondo e pelliccia di visone di Margot Tenenbaum

Probabilmente il più famoso del guardaroba andersoniano, l’outfit di Margot Tenenbaum è già uno dei più iconici della storia del cinema. Pelliccia di visone color cammello firmata Fendi, Kelly Hermès, cintura annodata in vita e un caschetto biondo irresistibile trasformano il personaggio di Gwyneth Paltrow in una stramba eroina malinconica.

Sicuramente ne avrai visti dei cosplay nelle feste di Halloween di tutto il mondo: Margot è un personaggio cult amatissimo dai fan di Wes Anderson e non solo, e continua a ispirare il pubblico con il suo look da vera outsider.

Margo Tenenbaum_Neomag

Berretto rosso e Adidas personalizzate di Steve Zissou

L’uniforme di Steve Zissou non passa di certo inosservata: l’oceanografo e documentarista interpretato da Bill Murray sa come attirare l’attenzione e sfoggia un look marinaresco in perfetto stile Wes Anderson in cui c’è un dettaglio che spicca su tutti. Il berretto rosso da cui non si separa mai, indossato anche con lo smoking, è l’accessorio chiave dell’aspetto del protagonista e un evidente richiamo a Jacques-Yves Cousteau, che ne indossava uno simile.

A completare l’outfit, le sneakers Adidas Rom personalizzate, bianche con le righe azzurre e blu, i lacci gialli e la scritta Zissou color oro.

Solo per veri intenditori.

Steve Zissou_Neomag.

L’uniforme viola di Zero in Grand Budapest Hotel

Se si pensa all’universo narrativo di Wes Anderson probabilmente la prima immagine che vi verrà in mente è quella del Grand Budapest Hotel. E quale look è più iconico se non l’uniforme di Zero Moustafa, il Lobby boy del gigantesco albergo?

Giacca abbottonata fino al collo, colletto alla coreana, cappellino con scritta ricamata e un intenso color viola che si sposa con la fotografia rosata e caratterizza tutte le divise dello staff. L’iconicità dell’uniforme, nonché dell’intero guardaroba del film, è frutto del lavoro e della creatività di eccellenze del settore: la costumista premio Oscar Milena Canonero e il contributo esclusivo di Prada e Fendi.

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Tuta Adidas rossa di Chas Tenenbaum (e figli)

Parliamo ancora una volta dei Tenenbaum, la famiglia che più di tutte incarna lo spirito andersoniano e la sua visione del mondo. Questa volta è la tuta Adidas rossa che cattura la nostra attenzione, indossata da Chas Tenenbaum (Ben Stiller) e dai suoi figli.

Vedovo e padre iperprotettivo, esercita la sua mania di controllo scegliendo per i suoi figli una tuta rosso fiammante, perfetta per non perdersi di vista in caso di emergenza.

Chas Tenenbaum_Neomag

Il basco di Suzy Bishop

Un altro cappello da mettere nel guardaroba, questa volta a indossarlo è la piccola Suzy Bishop, eroina di Moonrise Kingdom. Abbinato a deliziosi abitini rosa o gialli, con colletti alla Peter Pan, calzettoni alti e un binocolo appeso al collo, questo accessorio completa il look bon-ton della ragazza perbene, in cui l’unica nota stonata è l’ombretto di un bell’azzurro acceso.

Come i migliori personaggi creati da Wes Anderson, la giovane Suzy non è ciò che suggerisce il suo look: è audace, coraggiosa e ribelle, in perfetto contrasto con il suo aspetto da brava ragazza.

Impossibile non amarla!

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Le valige dei fratelli Whitman

Tra i look iconici di Wes Anderson troviamo il completo sartoriale, cintura in pelle, occhiali da sole e accessori dallo stile indiano dei tre fratelli, interpretati da Jason Schwartzman, Owen Wilson e Adrien Brody. Vantano sempre un look impeccabile che basterebbe per catturare la nostra attenzione, ma a dominare la scena sono le loro speciali valige di cuoio, con motivi safari e le iniziali JLW, in memoria del padre.

Forse non tutti sanno che lo stilista Marc Jacobs, all’epoca direttore creativo di Louis Vuitton, creò un set di undici pezzi tra valigie rigide in stile rétro e borsoni, in ricordo del padre che accompagna i protagonisti nelle loro avventure.

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La vestaglia gialla in Hotel Chevalier

Il giallo, insieme al rosa, è una delle nuance più utilizzate dal regista, e quello dell’ex fidanzata di Jack Whitman, nel cortometraggio Hotel Chevalier, è uno dei look più belli che Wes Anderson ci abbia mai regalato.

Antipasto de Il treno per Darjeeling, il corto di 13 minuti ci ha regalato l’immagine indimenticabile di Natalie Portman in vestaglia giallo zafferano, circondata dalle lenzuola e dalle pareti gialle della camera da letto di un albergo parigino, con i capelli avvolti in un asciugamano.

La stessa vestaglia sarà indossata anche da Jason Schwartzmann, come il simbolo di un amore che lega i due personaggi.

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Gli occhiali di Max Fischer in Rushmore

Basco rosso, completi in velluto e apparecchio per i denti: lo stile da nerd di Max Fischer è chic e ricercato, ma c’è un accessorio che più di tutti salta “all’occhio”. Gli occhiali da vista indossati dal protagonista di Rushmore sono la vera ciliegina di un look iconico che ci rimanda alla sfilata di Alessandro Michele per Gucci Autunno-Inverno 2015, risultato di un mix d’eccezione tra Margot Tenenbaum e Max Fischer.

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Il caftano di J.K.L. Berensen in The French Dispatch

Un outfit che colpisce l’occhio dello spettatore con le sue tonalità giallo-arancioni. Un look che si addice perfettamente a una critica d’arte e buca lo schermo anche per merito della modella che lo indossa.

Tilda Swinton è JKL Berensen, critica d’arte di The French Dispatch che, in una scena iconica del film, ci regala la visione di uno splendido caftano arancione per il quale The Cut conia il neologismo canastacore, assimilabile al nostro sciura glam, proprio delle signore milanesi. Il caftano è l’emblema di un’eleganza âgé, di un fascino no gender che ispira sfarzo e comodità e che ci fa desiderare di tastarne la stoffa.

The French Dispatch_Neomag

Scarlett Johansson in Asteroid City

In questa selezione del guardaroba andersoniano non poteva mancare l’ultimo film del regista, uscito in tutte le sale il 23 settembre 2023. E per l’occasione abbiamo scelto una modella di tutto rispetto, nonché una grandissima attrice della Settima Arte.

Scarlett Johannson è una delle protagoniste della nuova fatica di Wes Anderson, ambientata negli anni Cinquanta. Midge Campbell, così si chiama il personaggio, raccoglie perfettamente la moda dell’epoca e ci regala un look strepitoso destinato a diventare uno dei più iconici dell’intera filmografia.

Abiti anni Cinquanta, girocollo di perle, occhiali da diva e labbra rosso brillante enfatizzato dalle nuance della fotografia, hanno già trasformato Midge in un personaggio indimenticabile.

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