Hai mai sentito parlare di nomofobia? Si tratta di un nuovo disturbo che colpisce quasi la maggioranza dei giovani e non solo: ecco come riconoscerlo

Nomofobia - Neomag.

Conosciuta anche come “ansia da disconnessione“, la nomofobia è il termine che indica la difficoltà a staccarsi fisicamente dal proprio telefono. La parola è stata introdotta, per la prima volta nel 2008, in Gran Bretagna ed è l’abbreviazione dell’espressione “No mobile phobia“.

Il termine va a definire una condizione psicologica ben precisa che si manifesta con atteggiamenti peculiari.  Quali sono le ragioni dietro questo disturbo e come fare a riconoscerlo. Continua a leggere e te lo sveliamo noi!

La nomofobia: ecco i sintomi più comuni

Si tratta della paura irrazionale di staccarsi dal proprio dispositivo, in genere lo smartphone, poiché lo si considera come il mezzo principale per rimanere in contatto con il mondo. Questa paura può sfociare in vera e propria ansia quando, ad esempio, si rischia di rimanere per strada con il cellulare scarico oppure senza copertura di rete. Alcune situazioni nelle quali non è possibile utilizzare il proprio telefono, quindi, possono diventare fonte di forte stress o, addirittura, di atteggiamenti di panico e ansia.

Ad uno stato iniziale, però, la nomofobia si può manifestare semplicemente con un attaccamento morboso al proprio telefono. Il controllo costante e ossessivo di notifiche e dei propri social o l’uso smodato del cellulare, soprattutto in situazioni poco consone, possono essere sintomi di un rapporto non proprio sano con il proprio dispositivo elettronico.

Ansia da disconnessione - neomag.

Chi colpisce l’ansia da disconnessione e come curarla?

Ad essere maggiormente predisposti al problema sono i più giovani: secondo alcune ricerche inglesi più della metà della popolazione, tra i 18 e i 34 anni, non riesce a stare neanche un’ora senza utilizzare il proprio telefono. La nomofobia, tuttavia, non è solo un problema delle nuove generazioni e si sta diffondendo anche tra coloro che non sono “nati con lo smartphone in mano“.

Non siamo più capaci di vivere la realtà se non attraverso il filtro della tecnologia e dei social? Secondo gli psicologi alcuni esercizi possono aiutare a non peggiorare la situazione e a evitare di sviluppare una vera e propria dipendenza da telefono. Ad esempio, si possono porre delle regole ferree da rispettare sull’utilizzo del cellulare: come quella di non attivare la connessione a Internet appena svegli, ma solo dopo essere arrivati al lavoro o a scuola. Anche disconnettersi dalla rete quando si è fuori in compagnia, o durante i pasti può essere un buon deterrente all’uso eccessivo dei dispositivi.

Tu hai mai provato ad “isolarti” volontariamente dal mondo virtuale? Ci sei riuscito?