La notizia è arrivata ieri notte: è morto Kenzo Takada. Il designer giapponese è morto ieri a Parigi a causa del Covid-19

morto kenzo takada - neomag.

E’ morto Kenzo Takada, lo stilista giapponese, a causa del coronavirus all’età di 81 anni.

“E’ deceduto domenica 4 ottobre 2020 presso l’American Hospital di Neuilly-sur-Seine”, ha annunciato un portavoce in una nota.

Kenzo è stato il primo stilista giapponese a stabilirsi a Parigi, dove ha sviluppato tutta la sua carriera raggiungendo la fama internazionale. Con lui se ne va uno dei nomi più importanti di quel mondo della moda. Fu il primo stilista giapponese a trasferirsi nella capitale francese, scalando ben presto la classifica degli stilisti internazionali. Ha rappresentato il ponte creativo tra Tokyo e Parigi ispirando designer del calibro di Jun Takahashi, Junya Watanabe,Yohji Yamamoto e Rai Kawakubo.



Lo stilista del Flower Power

Epiche le sue sfilate nel 1978 e nel 1979 in un tendone circo e concluse con l’entrata in scena finale in groppa a un elefante. Anche l’ironia era una sua cifra. Dal 1983 veste anche gli uomini e pochi anni dopo firma anche profumi di grande successo fra i quali il celeberrimo Flower.

Parigi aveva amato subito il designer giapponese Kenzo Takada, divenuto negli anni Settanta, maestro del Flower Power, gli stampati floreali che lo stilista mischiava in un’esplosione di colori alle fantasie camouflage. Un amore nato fin dal 1965, anno in cui il giovane Kenzo decise di stabilirsi nella Ville Lumiere. Parigi, stregata dalla magia colorata di Kenzo, gli aveva aperto subito le porte delle sfilate, primo stilista giapponese a conquistare le passerelle parigine, in un’epoca in cui i nomi in calendario erano Pierre Cardin, Dior, Chanel.

La cessione del Brand

Nel 1993 decide che il tempo di passare la mano è arrivato e vende il marchio al gruppo LVMH di Bernard Arnault.  Ma continuerà ad essere direttore creativo fino al 2000, l’anno memorabile della festa con gli elefanti in occasione della quale Deanna Ferretti Veroni editò un giornale per celebrare l’allure e la bravura di Kenzo. Ricordato e amato soprattutto per i suoi show, Takada ha anche disegnato costumi per il mondo dell’opera lirica, ha creato le uniformi per il team giapponese alle Olimpiadi del 2004, fu pittore e creò una linea di arredamento.

Così come la sua vita è stata emblematica di un periodo storico unico e segnato dalla creatività libera e dal multiculturalismo, anche la sua morte è stata emblematica di un periodo storico più fosco – quello di una Paris Fashion Week che si sforza di sopravvivere nel mezzo della pandemia. La sua allegria, umiltà e la sua joie de vivre sono riassunti nella sua celebre frase:

«La moda è come il cibo. Non bisogna fissarsi sempre sullo stesso menu».