Gli sport elettronici in Italia sono un vero fenomeno che muove ogni anno milioni di dollari, tale da generare un indotto economico non più trascurabile

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Il termine eSports deriva dall’inglese electronic sports e con questa denominazione si vanno ad indicare tutte le competizioni elettroniche organizzate attraverso i videogiochi che possono riguardare giocatori professionisti ma non solo. Non esiste una piattaforma predefinita con cui giocare ma è possibile utilizzare tutti i dispositivi come pc, console o addirittura smartphone. Nel mondo si tratta di un vero e proprio fenomeno che muove ogni anno milioni di dollari, tale perciò da generare un indotto economico non più trascurabile: la crescita è avvenuta anche in Italia negli ultimi anni, anche grazie ad un miglioramento della linea internet, requisito fondamentale per accedere a questa tipologia di intrattenimento.

La crescita del fenomeno eSports in Italia è ben visibile anche grazie al rapporto redatto da IIDEA, Italian Interactive & Digital Entertainment Association, vale a dire l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia. L’indagine è stata stilata con la collaborazione di Nielsen Sport Entertainment, società americana tra i leader mondiali per la raccolta dati e l’analisi in chiave marketing e sportivo, evidenziando un sempre maggior interesse attorno al fenomeno: nel 2020 e nel 2021 si sono verificati aumenti in percentuale (rispettivamente) di + 26% e + 52% riguardo alla visione di tornei internazionali trasmessi in lingua italiana.

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Parlare di Esports

Genericamente però è sbagliato parlare solo di eSports dal momento che non tutti, infatti, si prestano alla competizione. Le categorie sono varie, essenzialmente è però possibile il raggruppamento in tre macro-definizioni: gli strategici in tempo reale (League of Legends, ad esempio), i DCCG (Digital Collectible Card Games – come Magic: The gathering arena, le cui carte più rare, al pari di quelle dei Pokémon ad esempio, sono diventate un bene quasi di lusso) e il gruppo dei giochi sportivi. Questi ultimi comprendono gli sport individuali o di squadra: tra i più famosi troviamo sicuramente i simulatori del calcio, complice anche i tornei a cui partecipano i calciatori professionisti, e tra i titoli più gettonati è impossibile non citare FIFA e PES. Volendo però cambiare sport, altrettanto importante è l’NBA o il titolo riguardante la Formula 1.

Dal punto di vista del seguito, il gioco maggiormente guardato online è League Of Legends: le World Championship 2021, un torneo inerente al gioco, sono state viste per oltre 2 miliardi di ore, un record assoluto e per ora difficilmente eguagliabile. Diverse sono anche le piattaforme su cui si fruiscono questi contenuti: a dividersi il mercato sono essenzialmente due, Twitch e Youtube. La prima domina con i battle royale, ad esempio Call of Duty Warzone e Fortnite, mentre la seconda la fa da padrone su titoli quasi opposti, come eFootball PES.

Non si tratta di un fenomeno nuovo, i primi tornei sono stati organizzati a partire dagli anni ’80 e, soprattutto in terra estera, sono visti come eventi sportivi veri e propri che nulla invidiano agli altri in termini di sponsorizzazioni e risonanza mediatica. Solitamente i tornei si articolano in più fasi, tutte visibili in streaming, mentre le finali hanno la possibilità di essere seguite dal vivo con pubblico, arbitri e commentatori professionisti.

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L’avanzamento del gioco online

Tutto il comparto dell’intrattenimento e del gioco online in generale ha visto un notevole balzo in avanti in termini di fatturato (non solo quello prettamente legato agli sport elettronici): gli aumenti consistenti sono stati nel 2021, in coincidenza con la riapertura di tutto dopo il lockdown, toccando la quota record di 111,17 miliardi di euro (secondo l’ultimo “Libro Blu”). I giochi da casinò mantengono saldamente il primato in questa speciale classifica, con le slot italiane del web che hanno contribuito a trainare il comparto con 47,5 miliardi. Il poker raccoglie da solo oltre 2 miliardi, mentre numeri ancora maggiori riguardano il settore delle scommesse online (principalmente sportive) che arriva a toccare i 12 miliardi di euro annui.