Abbiamo parlato con l’attore Riccardo Ciccarelli, alias “Nicola”, e ci ha raccontato la sua Gomorra

Riccardo Ciccarelli - Intervista - Neomag.

Chi non conosce la serie tv Gomorra, al giorno d’oggi, probabilmente non accende dispositivi elettronici da diverso tempo. E’ la serie televisiva italiana più vista al mondo. Campionessa di ascolti. Trasmessa su Sky dal 2014, è liberamente ispirata all’omonimo best seller di Roberto Saviano.
Arrivata alla sua 4 edizione, venduta in più di cinquanta paesi tra cui Usa, Germania, Francia, Regno Unito ed Israele, racconta le gesta di camorristi, spacciatori di droga, che agiscono tra il centro e la periferia di Napoli.
Noi abbiamo incontrato uno degli attori che hanno contribuito a rendere Gomorra una serie di Successo. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Riccardo Ciccarelli, ‘Nicola’ nella serie tv.

Riccardo ci ha raccontato la sua esperienza nella fortunata serie che lo ha reso famoso.

Ciao Riccardo,
è un piacere conoscerti. Grazie per averci concesso questa breve intervista. Noi, come i nostri lettori, abbiamo avuto modo di conoscerti nella serie televisiva Gomorra, dove interpretavi il personaggio di “Nicola” un uomo fidato sia di Genny Savastano che di Patrizia.

Ma, andando oltre il personaggio, chi è davvero Riccardo Ciccarelli?

Riccardo è un attore che insegue una passione, un sogno, una missione fin da quando era piccolo.
La più grande scommessa che potevo fare nella mia vita era seguire il mio sogno. Dopo ormai 15 anni di giovane carriera, ho la possibilità, ad oggi, di studiare e lavorare in un teatro come il Nuovo Teatro Sanità, ogni giorno come un artigiano.
Sono un ragazzo che con tanti sacrifici vive della propria passione o almeno ci prova. Sono un ragazzo fortunato.

Come è arrivata la partecipazione in Gomorra?

Sin da quando ero ancora al Teatro Bellini di Napoli, intorno al 2013/2014 per frequentare l’accademia d’arte drammatica, fui proposto insieme ad altri allievi ai casting e alcuni di noi furono poi contattati.
Dopo alcuni provini mi dissero che per me non c’era spazio nella prima serie e che in futuro ci saremmo risentiti. Infatti poi, per la seconda stagione, fu il regista Claudio Cupellini che mi scelse subito dopo aver pronunciato l’ultima battuta al primo provino per Nicola.

Prima con ‘Gennaro’ e poi con ‘Patrizia’. Con quale dei due hai preferito condividere il set?

Per me entrambi sono degli attori con la A maiuscola. Hanno un’identità chiara e credo sia chiaro a tutti quanto entrambi siano stati due colonne della serie. Gomorra è la serie italiana che ha cambiato anche il modo di fare serialità in italia. Io di solito amo rubare da tutti, amo osservare e riprodurre. E’ la mia natura. Così ho provato poi nel mio personaggio sia la durezza di Genny Savastano che la sensibilità di Patrizia.

Sono stato onorato nel condividere il set con entrambi! Nun pozz scegliere!

Nella realtà, secondo Riccardo, è meglio la guida di una donna o di un uomo?

Credo sia irrilevante. Conosco tanti uomini capaci di abnegazione tanto quanto le donne madri e viceversa. Conosco donne che hanno due attributi così! Tipo mia madre. Credo sia meglio la guida di una persona che abbia una coscienza e un gran cuore.

Secondo te dove si spinge il confine tra la finzione della fiction e la realtà della città di Napoli?

Qualsiasi sia il confine bisogna superarlo altrimenti è neorealismo. E Gomorra non è neorealista, è una stupenda favola dark che la gente paragona al trono di spade. Comunque credo che l’arte in generale provi sempre a superarlo quel limite. E’ necessario per affascinare, stupire, allietare, coinvolgere, commuovere, infastidire, per far pensare, per ‘raccontare‘.

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Hai altri progetti per il futuro?

Il 25 e il 26 Maggio sarò in scena con “Tur de Vasc”, uno spettacolo itinerante tra i vicoli e i bassi napoletani del rione sanità. Sono anche in prova per lo spettacolo “629” sul tema dei rifugiati, che debutterà per il Napoli teatro festival il 19 e il 21 giugno al cortile del Palazzo Reale.
Il 20 Giugno faremo la piece sulla nave del OPEN ARMS che attraccherà al porto di Napoli.
Intanto sto girando un film indipendente con l’accademia delle belle arti di Napoli.