Dior, Jacquemus, Louis Vuitton & Co. sono solo alcuni dei beach club più iconici. Ma cosa c’è davvero dietro questo fenomeno?

beach club più iconici - Neomag.

C’è stato un tempo in cui il lusso abitava solo i flagship store delle grandi capitali della moda. Oggi, invece, si tuffa nel mare cristallino di Capri, danza sulla sabbia di Saint-Tropez e si fa fotografare con un mojito in mano tra le dune di Ibiza. Parliamo del fenomeno – sempre più diffuso – dei beach club takeovers: takeover estivi firmati dai big della moda che colonizzano i lidi più esclusivi con un mix irresistibile di lifestyle, capsule collection e Instagram-ready experience.

Il concetto è semplice quanto potente: trasformare un luogo già desiderabile in un’estensione vivente del brand. Per l’estate 2025, marchi come Dior, Louis Vuitton, Jacquemus, Missoni e Sézane hanno già preso posizione sul bagnasciuga. Ma non si tratta solo di branding: è marketing immersivo, una strategia perfettamente studiata per vendere non solo capi e accessori, ma un vero e proprio modo di vivere.

Immaginatevi arrivare in spiaggia e trovare lettini con tessuti logati, cabine con la palette colore della maison, ombrelloni personalizzati e, ovviamente, uno shop esclusivo dove acquistare costumi, parei, cappelli e borse in edizione limitata. Tutto ciò immerso in una scenografia instagrammabile e perfettamente curata, che ti invita a scattare, taggare e postare. È la fusione perfetta tra retail esperienziale e leisure di lusso.

beach club di lusso - Neomag.

Il caso Dioriviera: quando la sabbia diventa passerella

Tra i pionieri di questa tendenza c’è Dior, che da alcune estati propone il suo format Dioriviera nelle località più chic del Mediterraneo. Ogni anno cambia location e styling, ma mantiene invariata la formula: atmosfere dreamy, palette neutre con accenti pastello, e collezioni limited edition firmate Maria Grazia Chiuri. Il successo? Totale. Sold out garantito e copertura social planetaria.

Anche Jacquemus, maestro dell’estetica vacanziera, non è da meno. Il designer francese, tra i più amati dalle nuove generazioni, ha portato il suo immaginario estivo tra la Provenza e la Costa Azzurra, con corner dedicati a borse Le Panier, maxi occhiali e costumi dal taglio architettonico. Il tutto con una narrazione visiva riconoscibile, leggera e ironica.

Louis Vuitton, invece, punta sulla combinazione tra eleganza classica e spirito pop. Dopo la gelateria luxury aperta a Forte dei Marmi, ora la maison porta i suoi monogram anche in spiaggia, con takeover che prevedono eventi, DJ set, degustazioni e capsule dedicate. Non solo moda, ma una full experience da vivere e condividere.

beach club jacquemus - Neomag.

L’estetica del piacere e il desiderio di esclusività

Ciò che rende questi takeover vincenti è il modo in cui intercettano i nuovi desideri del pubblico luxury. Non basta più possedere l’oggetto: bisogna viverlo, possibilmente in un contesto spettacolare. Ecco perché il beach club diventa il palcoscenico ideale: luogo effimero, ma ricco di fascino, perfetto per chi vuole raccontare (e vivere) un’estate da sogno.

I pop-up estivi non sono solo il riflesso di un’estetica balneare sempre più raffinata, ma anche il segnale di come il lusso stia cambiando direzione: meno rigido, più fluido, attento all’esperienza più che all’ostentazione.

E domani? Il futuro del fashion summer branding

Se oggi i brand si contendono le spiagge, domani potrebbero arrivare a colonizzare anche altri ambienti leisure: dalle terme ai festival, passando per rifugi di montagna o barche private. Il marketing diventa nomade, sensoriale e iper-targettizzato.

Nel frattempo, se questa estate vi troverete a sorseggiare un drink su un lettino Dior, o a comprare un pareo Jacquemus dopo un tuffo a Saint-Tropez, sappiate che non state solo rilassandovi: siete parte di una delle strategie più sofisticate del lusso contemporaneo.

E forse, senza nemmeno accorgervene, state comprando molto più di un costume: state acquistando un frammento d’estate firmata.

fashion summer branding - Neomag.