In Russia ha aperto l’Hotel Trivial Pursuit, dov’è possibile pernottare a costo zero rispondendo correttamente a delle domande di cultura

Hotel Trivial Pursuit - Neomag.

A pochi chilometri da Mosca, in Russia, è stato aperto un Hotel Trivial Pursuit, dove le camere e i servizi extra si pagano rispondendo correttamente alle domande del gioco. Questo tipo di struttura arriva in risposta alla più antica delle domande: «La cultura paga»? Adesso, dopo secoli, abbiamo la risposta. Essere aggiornati e acculturati potrà servire per viaggiare gratis.

Il tutto potrà essere fatto in un bell’ Hotel a 4 stelle a soli 45 km da Mosca. In un cottage con tre camere finemente arredate, nel complesso luxury dello Svezy Veter Country Hotel. Comprensivo anche di una sauna, un caminetto e un barbecue. Basterà saperne a sufficienza in fatto di arte, scienze, geografia, spettacolo, letteratura, sport e storia. E tentare la sorte.

                 

Come dormire gratis in Albergo

In collaborazione con l’azienda americana che produce il gioco dal 1983 (la Hasbro) è il primo Hotel Trivial Pursuit della storia. Per vincere una stanza in questo albergo, e magari anche ulteriori servizi extra free, occorrerà rispondere alle domande del game intellettuale da tavolo per eccellenza, con cui si scervellano, da 35 anni, generazioni di amanti della cultura.

Una volta vinto l’alloggio, la “gara” continuerà in loco, dentro l’albergo. Chi macinerà più risposte giuste avrà in premio letti king-size, tv giganti e altri comfort deluxe. E gli altri, quelli che arrancheranno, dando sfoggio di un’enciclopedia mentale appannata? Niente paura: andranno incontro a “terribili” penalità, come quella di vedersi trasformare il televisore a schermo piatto in un logoro tubo catodico in bianco e nero.

Gioco Trivial Pursuit

Il Trivial Pursuit è il terzo gioco più venduto di sempre, dopo lo Scarabeo e il Monopoli. A crearlo furono, nel 1979, due canadesi, un ricercatore iconografico e un giornalista sportivo, Chris Haney e Scott Abbot. In commerciò arrivò quattro anni più tardi, dopo aver subito un’accoglienza non particolarmente calorosa, nel 1982, alla Fiera internazionale del giocattolo di New York. Sono nate e si sono rotte amicizie pluriennali, per colpa o grazie al Trivial. E fino a non molto tempo fa non c’erano gli smartphone con cui provare a bluffare sbirciando su Wikipedia. Senza contare gli incubi notturni popolati di triangolini e contrassegni colorati, esagoni lontanissimi e dadi malefici. Per milioni di persone al mondo, “laurearsi” al Trivial è stato e continuerà a essere meglio di Oxford.