Il migliore ricordo del grande artista, scomparso il 25 giugno del 2009, è attraverso le sue stesse parole. Qui le migliori frasi di Michael Jackson

Frasi Michael Jackson - Neomag.

Michael Jackson ( nato a Gary il 29 agosto 1958 –  e morto a Los Angeles il 25 giugno 2009) è stato un cantautore, ballerino e produttore discografico statunitense. Ad oggi è considerato l’artista con il maggior successo commerciale di tutti i tempi. Definito The King of Pop (Il Re del Pop), è diventato una figura eccelsa nel panorama della musica contemporanea.

A proposito di Michael Jackson, il critico musicale Mark Fisher afferma:

Billie Jean non è solo uno dei migliori singoli mai prodotti, ma anche una delle maggiori opere d’arte del ventesimo secolo, una scultura sonora a vari livelli il cui splendore sinuoso di pantera sintetica è in grado di svelare dettagli e sfumature ancora ignoti anche quasi trent’anni dopo”.

Il 25 giugno del 2009, a soli 50 anni, Michael Jackson moriva nella sua villa di Los Angeles. Una morte arrivata inaspettata mentre l’artista stava preparando “This Is It“, lo show che avrebbe dovuto mettere in scena per 50 date a Londra e che rappresentava il suo ritorno dal vivo.

Un artista che merita di essere ricordato non solo per i suoi successi, ma anche per il contributo innovativo regalato ai posteri. Abbiamo pensato ad una raccolta delle frasi di Michael Jackson più belle.

Le frasi di Michael Jackson più belle e famose

“In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. In un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.”
“Vivere significa essere musicali, a cominciare dal sangue che danza nelle tue vene. Tutto ciò che vive ha un ritmo. Se ascolti delicatamente e con attenzione, sentirai la musica. La senti la tua musica?”
“La gente mi chiede come faccio musica. Gli dico che entro in essa. E’ come entrare in un fiume e unirsi al flusso. Ogni momento nel fiume ha la sua canzone. Così io resto nel momento e ascolto.”
“Vado a cercare la mia stella finché non la trovo. È nascosta nel cassetto dell’innocenza, avvolto in una sciarpa di meraviglia.”
“Ogni canzone è un bambino che nutro e a cui do il mio amore. E anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone.”
“Prima di giudicarmi prova fortemente ad amarmi,
Guarda nel tuo cuore e poi chiedi
Hai visto la mia infanzia?”
“Questo mondo in cui viviamo è la danza del Creatore. I ballerini vanno e vengono in un batter d’occhio, ma la danza è eterna.”
“Spesso mentre ballo mi sento come se fossi stato toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti sento il mio spirito librarsi e diventare un’unica cosa con tutto ciò che esiste. Divento le stelle e la luna. Divento l’amante e l’amato. Divento il vincitore e lo sconfitto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone.”
“Segui i tuoi sogni. Qualunque siano i tuoi ideali, puoi diventare quello che vuoi diventare.”
“Quando i bambini ascoltano la musica, non si limitano ad ascoltarla. Si fondono con la melodia e seguono il ritmo. Qualcosa dentro di loro spiega le ali – e subito il bambino e la musica diventano un’unica cosa. Anch’io mi sento così in presenza della musica, e nei miei momenti migliori di creatività spesso sono con i bambini. Quando sto con loro, creare musica mi riesce facile come respirare.”
“Ogni canzone è come un bambino che nutro e al quale do il mio amore. Ma anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone. Come potrebbe non esserlo? Onda dopo onda, la Natura ti coccola – il ritmo di ogni alba e ogni tramonto è parte di te, la pioggia che cade tocca la tua anima, e rivedi te stesso nelle nuvole che giocano a nascondino col sole.”
“Quando hai un dono speciale non te ne rendi conto, perché pensi che tutti gli altri abbiano lo stesso dono.”
“Ricordo poco dei miei primi anni con i Jackson Five. Ero troppo piccolo, avevo solo 5 anni. Anche se ero un bambino prodigio, a quell’età non hai comunque la capacità di capire quello che ti sta accadendo attorno. Ricordo che cantavo al massimo delle mie possibilità, che ballavo con gioia, che lavoravo tanto, troppo per un bambino. Cantavo fino a notte fonda, proprio nelle ore in cui i miei coetanei erano nel letto a dormire.”
Quando è morto Michael Jackson - Neomag.
“Nostro padre creò i Jackson Five a suon di botte. Dopo la scuola, ci costringeva a provare fino a sera e se sbagliavamo erano botte. Ci picchiava con la cinghia dei pantaloni e a volte con una frusta. Era un padre molto severo, specialmente nei miei riguardi. Ho preso più botte io di tutti i miei fratelli messi insieme.”
“Quando mi chiedono: “Perché sei sempre insieme a bambini?”, io rispondo: ”Perché da bambino ero sempre insieme agli adulti”.”
“Con i bambini riesco ad avere quell’amicizia e quell’intesa che non riesco ad avere con gli adulti. In più, i bambini non mi hanno mai ingannato o fatto del male, mentre gli adulti sì.”
“Vorrei essere riconosciuto come un grande artista ed essere amato da tutti per questo. Vorrei essere amato da tutti così come io amo tutte le persone, di qualunque razza siano.”
“La gente pensa di conoscermi, ma non è così. Non veramente. Attualmente sono una delle persone più sole in questo mondo. Spesso piango, perché fa male davvero… Ad essere onesto potrei dire che faccia male essere me.”
“Mia sorella Janet da bambina era un maschiaccio ed è stata per tanti anni la mia migliore amica. Per questo, quando si è sposata e se ne è andata di casa, mi sono sentito morire.”
“La miglior lezione al mondo è osservare i maestri al lavoro.”
“Molte delle mie giovani fan vogliono sapere perché vivo appartato, perché faccio determinate cose, perché non ne faccio altre, insomma, cercano di entrare nel mio cervello. Vogliono salvarmi dalla solitudine, ma in realtà è come se volessero condividere la loro solitudine con me, che sono una delle persone più sole al mondo.”
“Quelle che i giornali e la gente considerano delle mie stranezze, come il fatto di non uscire mai di casa, sono la conseguenza del successo. In pratica io vengo costretto a una vita diversa proprio perché il successo mi impedisce di vivere una vita normale.”
“Guardare il pubblico e vedere gente di razze diverse tenersi per mano e ballare insieme, questo mi fa sentire a meraviglia.”
“(Su come crea la musica) È un sentimento. Tu tratti l’aria come una tela e la pittura è lo strumento che passa attraverso le tue mani, fuori dalla tastiera. Così, mentre suono, è come se dipingessi un sentimento nell’aria.”