Impossibile non notarlo dietro la consolle: un pò per i suoi capelli, un pò per la sua bravura, Dj Joshua è il nuovo dj della night life partenopea

Dj Joshua - Neomag.

La digital cover di Neomag per il mese di Novembre approfondisce il ritorno della club culture partenopea. Il ritorno dei party, il ritorno della nightlife, il ritorno della spensieratezza.

Abbiamo così scambiato due chiacchiere con il Dj che ha catturato la nostra attenzione. Un pò per i suoi capelli, un pò per il suo stile musicale, un pò per la sua bravura, sarebbe stato impossibile non notarlo. Stiamo parlando di Dj Joshua.
Una breve intervista in cui ci spiega chi è e cosa fa.



Dj Joshua è il tuo nome d’arte. Sapresti dirci come nasce?

In realtà il nome non l’ho scelto io, ma mi è stato attribuito da un vocalist durante una delle mie prime serate. Alla fine mi è piaciuto così tanto che ormai anche i miei amici mi chiamano così.

Tre aggettivi per descrivere Dj Joshua ai nostri lettori.

Mmm… non è facile, se proprio dovessi trovare tre aggettivi per descrivermi credo che sicuramente userei “Capellone” , no ovviamente sto scherzando. Mi definirei solare, ambizioso e attento.

dj joshua - Neomag.

Quando hai iniziato a fare il Dj? Quale musica preferisci suonare?

La mia prima foto nei panni da dj risale a quando avevo 1 anno, ma il primo approccio con un vero pubblico l’ho avuto nel 2010, ad un aperitivo in spiaggia ( non arrivavo nemmeno alla consolle). Ricordo l’entusiasmo delle persone nel vedere un piccolo dj mixare e dal quel momento non ho più smesso. Sono molto affascinato dai suoni degli anni 70/80, sono cresciuto ascoltando gruppi come: Earth Wind & Fire, Kool & The Gang , Kc & The Sunshine Band, Bee Gees ecc ecc… Questo influenza molto la mia ricerca musicale, offrendo un dj set principalmente house e tech ma in chiave Disco e Funky.

Esiste un modello al quale ti ispiri?

Le mie ispirazioni provengono per la maggior parte dalla scena musicale house che si viveva tra Chicago e New York guidata da leggende come Frankie Knuckles e Tony Humphries.

Se potessi esprimere il desiderio di suonare con qualcuno, chi sarebbe?

Il mio desiderio più grande sarebbe sicuramente passare qualche disco al Paradise Garage con Larry Levan. Prima però dovrei trovare il modo di tornare in dietro nel tempo ahahahahah. Un desiderio più fattibile sarebbe suonare con Louie Vega, mi ha sempre colpito la sua tecnica e il gusto che ha nello scegliere le tracce per i suoi set.

Dove possiamo sentirti suonare a Napoli?

Sicuramente tutti i sabati a Night Market 80, Club davvero figo per chi ama divertirsi ascoltando buona musica.

Un consiglio da dare a chi, come te, vuole intraprendere questa carriera?

Trovare la propria identità è un buon consiglio per chi vuole iniziare a farsi notare, soprattutto perché è un mondo molto vario e a volte dispersivo.  E’ importante cercare di bilanciare ciò che gli altri vogliono da te con ciò che tu vuoi e sei realmente, perché alla fine la musica è un mezzo di comunicazione e non si può comunicare ciò che non si sa e non si è.