
Il legame tra moda e tennis è profondo e duraturo. Dalle origini aristocratiche del tennis, l’abbigliamento ha sempre avuto un ruolo centrale, evolvendosi nel tempo e influenzando le tendenze al di fuori dei campi da gioco. Basti pensare che il tennis è da sempre uno degli sport considerati più alla moda, ma come si è formato lo stile che conosciamo oggi? Facciamo un passo indietro nel tempo, fino alla fine dell’800.
All’epoca l’uniforme in vigore era rigorosamente bianca e traeva ispirazione dall’abbigliamento da cricket. Le donne, che avevano il dovere di essere sofisticate, sacrificavano la comodità e la libertà di movimento in virtù di sofisticati abiti con corsetto, finché nel 1887 la quindicenne Charlotte Dod non vinse il torneo di Wimbledon in un outfit meno complicato, che ricordava più un’uniforme scolastica, cambiando per sempre l’approccio all’abbigliamento da tennis femminile.
Negli anni ’20 e ’30, giocatrici come Suzanne Lenglen introdussero abiti più pratici e leggeri, segnando l’inizio di una trasformazione stilistica. Negli anni ’70 il boom: l’ingresso dei grandi brand sportivi – da Fila a Diadora – ha trasformato i look da campo in status symbol. E con l’avanzare dei decenni, i country club diventano terreno fertile per la conquista dei marchi luxury: borsoni logati, sacche da golf in pelle, custodie per racchette griffate. Perché lo status vuole la sua parte, anche tra un set e l’altro. Björn Borg e Guillermo Vilas, portarono in campo completi colorati e dal design innovativo, rompendo con la tradizione del bianco assoluto. Ted Tinling, stilista britannico, contribuì a questa rivoluzione creando abiti audaci per tenniste come Gussie Moran e Maria Bueno, introducendo elementi come pizzi e colori vivaci.

Il momento fashion (e forever) del tennis
Col passare dei decenni e l’ampliarsi del raggio d’azione delle grandi case di moda, gli sport storicamente legati all’alta società, come il tennis appunto, richiamano i marchi del lusso che, ispirati dallo stile di vita dei country club e al tempo stesso rivolgendosi proprio alla proprio loro clientela d’élite che li frequentava, iniziano a produrre attrezzatura sportiva e pelletteria pensata per i vari campi da gioco: sacche da golf, custodie per racchette da tennis, borsoni logati e quant’altro. La vera epoca d’oro arriva con i Seventies e le icone del campo: da Martina Hingis ad Andre Agassi, passando per Arthur Ashe, che oggi dà il nome a un brand revival dei suoi leggendari outfit rétro. Intanto, il tennis conquista le strade: negli anni ’80 e ’90 look come quello “tennis club-core” entrano nell’immaginario collettivo anche di chi una racchetta non l’ha mai toccata.
E mentre la moda sportiva si infiltra nel quotidiano, i marchi di lusso cominciano a prendere appunti. Il risultato? Il logo Gucci Tennis con le due racchette incrociate che oggi troviamo su felpe, maglie e collezioni capsule limited edition.
Accessorio iconico? Il braccialetto che fermò una partita
Il tennis non ha solo contaminato la moda, ma anche il mondo della gioielleria. Il celebre braccialetto Tennis, sottile e tempestato di diamanti, ha preso il nome proprio da una partita degli US Open del 1987, quando Chris Evert fermò il match per ritrovare il suo prezioso gioiello. Oggi? È un classico intramontabile, indossato anche fuori dal campo.

E agli Internazionali BNL?
Al Foro Italico di Roma, ogni primavera, moda e tennis si fondono in uno show collettivo. In tribuna? Celeb, influencer, brand ambassador. In campo? Atleti con outfit firmati. Sinner sfoggia Gucci, Alcaraz si allea con Louis Vuitton. E tra un match e l’altro, tutto profuma di nuovo trend.
Nonostante oggi l’abbigliamento da tennis sia più improntato alla praticità, il suo fascino vintage rivive nelle collezioni di brand nostalgici come Sporty & Rich, nei trend dei social media, soprattutto quello del tennis core lanciato dal film di guadagnino ‘ Challengers‘. Altro esempio su tutti? La collezione Autunno Inverno 2022 di Miu Miu seguita dalla campagna “Miu Miu Tennis Club”, un tripudio di minigonne a pieghe e polo in maglia profilate di rosso e blu da portare sotto maxi cappotti di lana. Secondo dei dati di Depop riportati da Nylon, le ricerche per “tennis polo” sulla piattaforma sarebbero aumentate del 218% solo da marzo a luglio di quest’anno.