Calcio e moda rappresentano due tra gli interessi maggiori al mondo, in grado di muovere una quantità incalcolabili di denaro. La loro influenza reciproca ha radici antiche ma è solo negli ultimi anni che il tabù è definitivamente saltato e i grandi club globali hanno avviato redditizie partnership coi principali brand dell’alta moda e non solo. Non si tratta più di rimandi velati o semplici accenni come nel caso di Donatella Versace nel 2018, quando nella sua collezione incluse sciarpe dal chiaro rimando calcistico. Il limite è stato superato e da ispirazione si è passati ad una vera e propria commistione. Gli storici ed esperti dell’alta moda individuano in particolare una collezione che ha fatto da spartiacque: la SS18 firmata da Gosha Rubchinskiy che non solo si è limitata a rimandi ma ha tratto ispirazione usando texture e materiali delle divise anni ’90 firmate da Adidas. È proprio quest’ultima ad essere tra le protagoniste di una delle più recenti collaborazioni con un marchio tipico del luxury fashion, vale a dire Balenciaga.

Tra i club che di recente hanno inaugurato un numero sempre crescente di collaborazioni è impossibile non citare la squadra della capitale della moda mondiale, il Paris Saint-Germain. L’arrivo qatariota nella capitale francese ha coinciso con il risveglio non solo calcistico della squadra, ma anche della sua affermazione come super potenza nell’ambito modaiolo. Il PSG, infatti, è costantemente ai vertici del campionato e le quote vincente della Ligue 1 difficilmente lo inseriscono in una posizione differente rispetto al primo gradino del podio. Il club francese è stato tra i primi a collaborare con marchi di moda diversi da quelli sportivi classici, che firmano le divise calcistiche. È il caso della partnership con Jordan, che ha permesso la vendita di 150mila magliette solo nel primo mese di vendita e rappresenta una collaborazione che prosegue ormai da anni, ma non mancano altri grandissimi nomi dell’alta moda come Dior.

Il legame tra calcio e moda è reso ancora più evidente grazie alle figure di calciatori che prestano i loro volti come testimonial per i marchi più celebri. Se all’inizio era appannaggio solo di super star internazionali come Cristiano Ronaldo, proprietario di un suo marchio di abbigliamento, oggi il mercato in tal senso si è molto allargato e sono sempre di più i testimonial pescati nell’alveo delle grandi squadre calcistiche. Si pensi che in diversi casi i calciatori sono firmatari di contratti pluriennali con compensi elevatissimi, segno che ad oggi l’influenza di un atleta del calibro di Mbappé o Messi non ha eguali. Si è recentemente unito a questo elenco di stelle anche il nuovo astro norvegese in forza al Manchester City, Erling Haaland, firmatario di un contratto da oltre 23 milioni di euro annuali con Nike.

La contaminazione tra calcio e moda si ritrova anche nel calcio italiano. L’Inter, ad esempio, ha da tempo iniziato una collaborazione con Moncler mentre la Roma ha scelto Fendi come partnership. La Juventus, invece, ha da poco ufficializzato il legame con Palace e Adidas, con una collezione andata sold-out poche ore dopo la messa online.