Anna Wintour lascia Vogue. La “regina della moda” cede il suo ruolo di capo redattore, ma rimarrà in Condé Nast e nell’universo Vogue globale

Dopo una carriera rivoluzionaria iniziata nel 1988, Anna Wintour, 75 anni, lascia il ruolo di editor-in-chief di American Vogue.
L’ufficialità è arrivata il 26 giugno, durante una riunione interna: Wintour ha annunciato l’avvio della ricerca per un nuovo head of editorial content che risponderà direttamente a lei. Negli ultimi 37 anni, Wintour ha trasformato Vogue: dalla storica copertina con Michaela Bercu in jeans e alta moda, primo segnale della rivoluzione del “mix di lusso e quotidiano” all’introduzione delle star come protagoniste delle copertine, passando per l’istituzionalizzazione della celebre Met Gala e la produzione del documentario culto The September Issue.
Ora però, Wintour cambia registro: pur cedendo la gestione quotidiana della testata, conserverà i suoi ruoli di rilievo in Condé Nast come Global Chief Content Officer e Global Editorial Director di Vogue, supervisore di titoli internazionali quali Vanity Fair, GQ e Architectural Digest. La decisione rientra in una strategia aziendale globale di ristrutturazione, già avviata anni fa, che punta a valorizzare figure editoriali regionali affiancate a una regia centrale .

La regina della Moda
La figura di Wintour ha superato i confini delle pagine di moda: reputata ispiratrice di Miranda Priestly ne Il Diavolo Veste Prada, è stata soprannominata “la regina della moda” e considerata la più potente donna dei media fashion. Il suo stile è diventato leggendario: il taglio bob, occhiali scuri e infallibile gusto. Il Guardian ha definito la sua uscita un momento epocale, comparabile all’abbandono di un grande stilista .
Nel suo intervento ai collaboratori, Wintour ha sottolineato l’importanza di far crescere una nuova generazione di editoriali:
“Il mio piacere più grande è aiutare il prossimo”.
Non si tratta di un ritiro: continuerà a dirigere l’evento cultural-mediatico Vogue World, così come il Met Gala e le attività cross-brand, con rinnovato focus globale.
Chi sarà il successore? Ancora ignoto, ma è certo che la persona scelta dovrà interpretare un’eredità iconica, bilanciando l’eredità di Wintour con visioni contemporanee per dominare l’editoria del futuro.
Un’era volge al termine, ma Anna Wintour resta il cuore pulsante di Vogue e di Condé Nast. E il futuro? Tra novità e rivoluzioni, sarà una sfida da seguire da vicino.