Nel momento in cui scriviamo il catalogo Netflix di Giugnovede in prima posizione un film polacco. Esattamente 365 Giorni.

Il film Hot più visto su Netflix è nato sulla falsa riga del più famoso 50 Sfumature di Grigio. Chi ha letto la saga di E.L. James sa bene che il prototipo di Christian Grey era troppo ghiotto per poterlo lasciare lì, sepolto nel fisico scultoreo e assolutamente perfetto di Jamie Dornan. La Polonia ha capito che era un tasto sul quale continuare a battere e sul quale poter lucrae a più non posso. Detto Fatto. L’autrice Blanka Lipińska ha pensato di replicare l’esperimento di Christian Grey con una saga che è quasi del tutto simile alle Sfumature ma che, se possibile, si spinge ancora più oltre l’assurdo e nell’indugio sui dettagli.

Il risultato? Un prodotto agghiacciante sotto quasi tutti i punti di vista. Quel poco che si salva coincide, se dovessimo formulare un’ipotesi, con il motivo per cui sta avendo tutto questo successo in Italia.

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Massimo Torricelli è il protagonista di 365 Giorni

Il nuovo sex symbol del soft porno è Massimo Torricelli, il figlio di un boss della mafia siciliana. Anche qui, come in 50 Sfumature, i protagonisti parlano sospirando, il sesso sembra essere il principio base della vita e il femminismo fa capolino nella tomba. Lui ha il volto di Michele Morrone che, per tantissime, è il motivo principale per avventurarsi nella visione di un film un po’ porno e un po’ thriller.

Diciamo che è davvero difficile parlare di 365 giorni senza cedere alla tentazione di prenderlo in giro.

Trama di 365 Giorni

365 Giorni racconta la storia d’amore dello stesso Massimo e di una giovane donna di nome Laura (Anna-Maria Sieklucka) che l’uomo rapisce costringendola a stare con lui un anno, 365 giorni appunto, per innamorarsi di lui. Al di là del fatto che esistano sorti peggiori che essere rapite da Morrone, il film si muove su un filo sottilissimo che oscilla tra il trash e l’estremismo. Girato un po’ in italiano, un po’ in inglese e un po’ in polacco, è chiaro che il film  Hot più visto su Netflix è in quella posizione non per la trama, o per la bravura attoriale, ma bensì per le numerose scene di sesso che, secondo Decider, sono la cosa più vicina al porno di tutto il catalogo Netflix.

Cosa pensiamo del film

Quello che abbiamo visto noi nel film è tutt’altro che una storia d’amore. Molto aldilà di un film romantico.

365 Giorni è un film che parla di un rapimento, di violenza sessuale su una schiava e del più fulmineo caso di sindrome di Stoccolma – quella rarissima condizione che si presenta in una percentuale inferiore al 5% delle persone rapite e che prevede che queste sviluppino sentimenti positivi nei confronti di coloro che le hanno rapite – che si sia mai registrato nella storia dei film dedicati alla sindrome di Stoccolma, e probabilmente anche nella realtà.

Un Film che, in un momento delicato come questo, dove la tematica della violenza sulle donne è all’ordine del giorno, non avrebbe dovuto esserci.

Sequel di 365 Giorni

Il film, tuttavia, è un successo. E’ già in preparazione un sequel che, secondo Newsweek, vedrà il coinvolgimento di due star del primo capitolo. Le riprese, però, sono sospese a causa del coronavirus e Anna-Maria Sieklucka fa sapere che, con molta probabilità, non inizieranno prima di un anno. I libri della Lipińska, d’altronde, sono tre – al primo si aggiungono anche Ten dzień (This Day) e Kolejne 365 dni (Another 365 Days) – e pare proprio che continueremo a seguire le avventure di Massimo anche per gli anni a venire. Sempre a patto che sia Morrone a interpretarlo.