Presidente Stati Uniti d’America: Trump o Biden? Noi riportiamo i più improbabili 10 visti al cinema che non hanno convinto gli elettori

Presidente Stati Uniti d'America - Neomag.

In occasione delle imminenti elezioni Americane (3 Novembre 2020), e dello scontro tra Trump e Biden sempre più acceso, abbiamo deciso di ripercorrere la storia dei presidenti USA al cinema. A vostro avviso, quale attore ha interpretato peggio il Presidente Stati Uniti d’America?

Gli attori che li hanno interpretati al cinema non si contano. Letteralmente è molto difficile tenere computo di tutti i film in cui questi compaiono sia in maniera fittizia (presidenti inventati) che invece realistica (veri presidenti interpretati da attori).
In America il ruolo del presidente, contrariamente a quanto accade da noi Italia, è molto cinematografico. Risulta essere un vero personaggio con caratteristiche proprie, idoneo sia per una commedia, per un dramma e, anche meglio, un film d’azione.
                                                                 

Alcuni attori sono perfetti per la parte, avendo eleganza e temperanza del grande politico. Ma non tutti riescono a convincere allo stesso modo. Nel ruolo del presidente degli Stati Uniti ce ne sono stati di terribili, improbabili, sbagliati e palesemente esagerati.

I peggiori Presidenti degli Stati Uniti d’America visti al cinema.

Bill Pullman in Independence Day

Independence Day è senza dubbio tra i film più riusciti di Roland Emmerich, se non fosse per il ruolo dato al presidente. Bill Pullman è uno dei presidenti meno credibili di sempre. Carisma zero, fiducia zero, abilità oratorie zero, fermezza nelle decisioni zero.

Gene Hackman in Potere Assoluto

Potere Assoluto è un film di e con Clint Eastwood in cui Hackman interpreta Alan Richmond, un presidente segnato dai suoi peccati. Il personaggio risulta viscido e opportunista. Si muove infatti dietro le sue guardie del corpo per nascondere il suo coinvolgimento in un caso di omicidio. Non un esempio.

John Travolta nel film I colori della vittoria

Questo film è una satira politica mascherata da commedia, che prende di petto l’era di Bill Clinton senza tuttavia raccontare direttamente del presidente. John Travolta interpreta un candidato alle presidenziali del partito democratico che finirà per vincere la corsa e diventare presidente, scimmiottando quello allora in carica. Nel complesso davvero Travolta non ha mai il carisma di un uomo che vuole farsi eleggere.

Jack Nicholson in Mars Attacks

Nel film Mars Attacks Jack Nicholson prova in tutti i modi a liberarsi degli alieni. Nel film, considerato uno dei gioielli di Tim Burton, prova addirittura un discorso che riesce a commuovere gli alieni venuti dallo spazio. Tuttavia questa è l’unica cosa che rimane di questo presidente poco sveglio e molto impreparato.

George Clooney in Spy Kids 3D

Anche qui sulla carta il volto è perfetto. Tra gli attori contemporanei George Clooney forse è uno dei più adatti al ruolo. Purtroppo però nel film di Robert Rodriguez lui non trova mai l’equilibrio tra la commedia e la credibilità. La dote che lo renderebbe perfetto è quella cui rinuncia per fare commedia e quindi risulta fuori parte.

Michael Keaton in Una teenager alla casa bianca

Come Clooney anche Michael Keaton non sarebbe fuori parte. Nonostante l’età, ha il volto e il portamento giusti per il ruolo. Tuttavia è la sua recitazione esagitata, sono i suoi toni e le sue sopracciglia minacciose a renderlo assolutamente implausibile per un ruolo che invece si fonda sul controllo e la capacità di apparire una granitica montagna di decisionismo. Anche se il film è la commedia di Forest Whitaker, l’ambizione è la plausibilità. Che purtroppo non è raggiunta.

Jamie Foxx in White House Down

Al cinema ci sono i presidenti afroamericani pre-Obama e post-Obama. Jamie Fox appartiene alla seconda categoria: il presidente afroamericano giovane e sveglio. Solo che Jamie Foxx eccede in coolness, si lascia trasportare e dopo un inizio in tono, quasi subito perde l’aplomb e diventa il compagno dell’agente Channing Tatum.

Harrison Ford in Air Force One

Bisogna ammettere che è entrato nella storia: Harrison Ford è riuscito a rendere questo suo ruolo memorabile. E ci è riuscito sebbene ne abbia fatto un vero eroe anni ‘90, un Bruce Willis appena meno scavezzacollo, ma ugualmente duro e disposto a sporcarsi le mani invece che trattare. Per i nostri anni rimane il presidente-action hero per eccellenza anche se totalmente implausibile.

Chris Rock in Head of State

Siamo nel campo della commedia, è chiaro, ma davvero in pochi sono meno sensati di Chris Rock nel ruolo del presidente. In era pre-Obama è una gigantesca macchietta che somiglia più a Chris Rock, il personaggio televisivo, che a un’interpretazione che abbia senso nel film.

Samuel L. Jackson in Big Game

Il più assurdo di tutti i presidenti degli Stati Uniti è Samuel L. Jackson con largo distacco dal gruppo. In questa co-produzione capitanata dalla Finlandia, lo sboccato per eccellenza del cinema americano dovrebbe fare l’eroe a modo suo. Di fatto non cambia toni, non muta portamento, non adotta un linguaggio diverso: è proprio Samuel L Jackson eletto a presidente degli Stati Uniti d’America.