Il Palazzo dello Spagnolo è uno dei palazzi più antichi e belli della città di Napoli. Cosa lo rende così bello? Scopriamolo insieme

Palazzo dello Spagnolo - Neomag.

Il Palazzo dello Spagnolo è uno dei palazzi monumentali di Napoli più famosi. Questo, conosciuto anche come Palazzo dello Spagnuolo, è sicuramente uno dei palazzi storici e più belli della città partenopea. Al suo interno dimorano anni di storia e importanti riferimenti alla cultura partenopea.

Scopriamola insieme.



Storia del Palazzo dello Spagnolo

Il Palazzo dello Spagnolo si trova  in Via dei Vergini 19, proprio nel centro della città di Napoli. Questo antico palazzo fu costruito nel lontano 1738 e il suo progetto fu attribuito a Ferdinando Sanfelice per volere del marchese di Poppano, Nicola Moscati. A quel tempo il marchese ricevette, in dote dalla moglie, la figlia del barone d’Albanella, due palazzi vicini. Per avere una dimora più sfarzosa e imponente decise di unire i due edifici. Bisogna ricordare che, rispetto al progetto originale, è andato perduto il giardino che si estendeva sul retro del palazzo.

Negli anni, però, la famiglia iniziò a perdere parte delle ricchezze che possedeva, così il tribunale decise di vendere alcuni degli appartamenti dell’edificio ai creditori. All’inizio dell’Ottocento il palazzo fu acquistato da Don Tommaso Atienza. Il nuovo proprietario era chiamato lo “Spagnolo”, nomignolo che poi fu attribuito all’edificio.

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Molti anni più tardi, nel 1925, in seguito alla visita del re Umberto di Savoia, l’edificio fu dichiarato monumento nazionale. 

Sono molte le leggende e le storie che si raccontano su questo luogo. Si narra infatti che le visite di Carlo III di Borbone al Palazzo non fossero affatto insolite. Egli infatti si recava qui abitualmente per sostituire i suoi cavalli con i buoi, che avevano la capacità di trasportarlo fino a Capodimonte, attraversando senza difficoltà Via dei Vergini.

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Caratteristiche del Palazzo dello Spagnolo

La caratteristica principale dello Spagnuolo è una monumentale scala a doppia rampa, definita ad “ali di falco”. Un elemento di grande rilevanza è la scala a doppia rampa, che fa parte della facciata interna dell’edificio civile. Si tratta di una prerogativa del barocco napoletano. In città, infatti, non è difficile scorgere edifici che abbiano come punto d’accesso una scale simile. L’imponenza della scala dello Spagnuolo, tuttavia, è ciò che lo rende davvero unico.

Presenta cinque aperture per piano che, ad accezione dell’ultimo, si sviluppano simmetricamente. L’interno e l’esterno sono ornati con decorazioni a stucco in stile rococò realizzate, intorno al 1742, da Aniello Prezioso su disegno di Francesco Attanasio. Le porte di accesso agli appartamenti sono sormontate da stucchi che incorniciano medaglioni con busti-ritratti del primo proprietario del palazzo, il marchese Nicola Moscati. L’architettura è attribuita a Ferdinando Sanfelice che realizzò degli ampi archi che seguivano l’andamento delle scale, poste su entrambi i lati, riproponendo lo stesso tema architettonico del Palazzo Sanfelice.