Matteo Garrone per Dior, intitolato ‘Le Myth Dior’, fa dialogare gli abiti del brand con le immagini della mitologia classica

Matteo Garrone per Dior ha realizzato un cortometraggio intitolato Le Mythe Dior, per interpretare le atmosfere della collezione Haute Couture Autunno/Inverno 2021 presentata il 6 Luglio alla Digital Fashion Week di Parigi.

Il video è un viaggio silenzioso attraverso la bellezza degli abiti e le suggestioni della mitologia classica. Il cortometraggio, che si apre con l’immagine romantica delle sarte della maison intente a confezionare delle versioni miniaturizzate degli abiti, segue due giovani facchini mentre conducono i modelli in miniatura al cospetto di diverse creature mitologiche, custodendoli gelosamente in una casa per le bambole: le immagini del film rievocano l’estetica onirica e fiabesca de il racconto dei racconti, il film ispirato alle fiabe di Giambattista Basile che Garrone presentò al Festival di Cannes nel 2015.

Il cortometraggio di Matteo Garrone per Dior

Il film è stato girato a Ninfa. Dopo Gucci, quello che il New York Times ha definito il giardino più bello del mondo fa da sfondo anche alle riprese dirette dal regista Matteo Garrone per la casa di alta moda. Immagini che indugiano sulle pieghe degli abiti e sui dettagli del confezionamento degli stessi. Per mostrare la nuova collezione, Dior ha realizzato due set di 37 abiti, ognuno riprodotto al 40 percento delle dimensioni originali. Chiuri ha spiegato:

Tutti gli abiti sono davvero abiti couture. Li abbiamo realizzati nelle vere proporzioni con i veri tessuti, con la vera maestria. È giocoso, ma è reale.

A proposito della scelta di Garrone per la realizzazione del cortometraggio, che costituisce la sua prima esperienza nel campo della moda, Chiuri ha detto:

“[Garrone] non sa niente di moda. Ma penso che tutti abbiamo bisogno di reinventare il nostro modo di lavorare. Durante il lockdown, ho letto molti articoli sul mondo digitale, ma onestamente penso che la moda non possa essere solo digitale. Non è qualcosa che può semplicemente essere vista. Devi toccarla, devi vedere l’artigianalità della sua lavorazione, soprattutto quando si parla di Couture.”

Nonostante le intenzioni di Chiuri di pensare fuori dagli schemi e essere “più radicale”, non tutti sono stati entusiasti del cortometraggio: a poche ore dalla sua pubblicazione, Diet Prada si è scagliato contro la maison denunciando un casting di modelle esclusivamente bianche.



In questo momento complesso, Dior è uno dei brand che sta investendo di più sul suo futuro: la presentazione della Haute Couture 2020/21 arriva infatti pochi giorni dopo l’apertura del pop-up store a Capri e appena prima dello show con cui il prossimo 22 luglio presenterà la collezione Cruise a Lecce, senza pubblico. Come ha spiegato Pietro Beccari, Presidente e amministratore delegato del brand:

Il signor Dior ha avuto il coraggio di lanciare il suo marchio subito dopo la guerra, un atto di ribellione contro i tempi bui. E penso di poter affermare che in questa fase di crisi siamo abbastanza resistenti per poter guardare con ottimismo al futuro.