Per molti l’immediata reazione nell’osservare tali creazioni vacillerebbe tra il disgusto e il deliquio. La mente geniale ed eccentrica, nonché fautrice di codesti cimeli, è quella di Krisztina Czika, allieva del corso di DesignLab alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam.
15 tazze declinate in quattro cromie differenti per 4 donatori di ‘capelli’, Krisztina compresa!
Si, esattamente parliamo di quella struttura cheratinica a forma di bastoncino che fuoriesce dall’epidermide e che popola le nostre folte chiome.
I materiali di cui si foggia sono la cera cosmetica, quella usata per depilarsi, in cui l’eccentrica progettista innesta ciocche di capelli per delineare il profilo di una classica tazza modello Ikea. Krisztina ha utilizzato differenti colori di cera immergendola a caldo in stampi di silicio, rifacendosi al tipico design della tazza Ikea, ma attenzione, solo dopo aver saggiamente collocato strati di ciocche negli appositi stampi.
La collezione prende il nome di This is Not a Vardera e, secondo la designer, apre uno scenario inedito sull’implementazione dei materiali nella futura generazione delle ‘cose’. L’intento consiste nel sostituire la porcellana, come in tal caso, con materiali la cui conquista non risulti forzata e la cui creazione dipenda unicamente dal corpo umano.
Le tazze necessitano di un paio di giorni per asciugarsi e definire la proprio texture liscia anche se ad oggi risultano fragili come il vetro e incomode nell’utilizzo.
“I capelli umani e la cera cosmetica hanno entrambe le qualità di essere riciclate e contribuiscono ad una produzione upcycled vantaggiosa per la nostra economia”, ha aggiunto. Inoltre la fragranza aggiunta nella cera cosmetica dà alle tazze un odore ‘piacevole’, anche se Krisztina Czika ammette che la prima reazione della maggior parte delle persone è di forte disgusto. Tuttavia, la designer tiene a precisare un particolare, il progetto è una mera provocazione! Un’esaltante nota di biasimo contro l’odierno spreco di materiali, un ordigno di folle ironia atto ad innescare riflessioni e consapevolezza nelle menti e negli sguardi degli increduli osservatori.
