La convivenza è il vero banco di prova per una coppia. Superato il primo mese, forse, siete sulla strada giusta.
La convivenza, per una coppia, può rivelarsi una bellissima esperienza oppure l’inizio della fine, soprattutto se è la ‘prima volta’ lontano dalla famiglia (ovvero da mammina che ti stira i panni e ti sbuccia la frutta).
La convivenza è la vera prova d’amore, la bomba che può far esplodere una coppia in qualsiasi momento. Se si supera il primo mese di convivenza, potete dichiararvi sani e salvi.
Appena varcata la porta di casa si capisce subito quale sarà l’andazzo della situazione: lui che butta le valigie un po’ alla rinfusa, monta la sua Xbox e si spaparanza sul divano in mutande; lei che, sotto una montagna di valigie e valigette, smonta tutta la casa e la ripulisce da cima a fondo in meno di 2 ore.
Il primo mese di convivenza mette a nudo le persone e le fa apparire così come mamma le ha fatte.
Le ragazze smettono di essere ‘Barbie casalinga perfetta’ e iniziano a trasformarsi in ‘Tanya sciattona’. Dopo un po’ quella che inizialmente andava a dormire col baby-doll super sexy, la messa in piega appena fatta e il trucco leggero ma efficace, sarà sostituita dai pantaloni del pigiama in pile nei calzini di lana, la ricrescita dei peli di 4 settimane e i capelli lavati ogni 4 giorni se non addirittura una volta a settimana (ma è legale?). Mentre lui… beh, in realtà non è che lui cambi molto, in fondo è sempre stato disordinato, superficiale e un po’ bambino, ma ora, durante la convivenza, tutto viene amplificato (come nella casa del Grande Fratello) e basta un piccolo gesto per far scattare il crimine!
Ma se ormai il peggio è passato e avete imparato a convivere con le matasse di capelli di lei nello scarico della doccia e sulle spazzole e con le gare di rutti e con il lago nel bagno dopo ogni doccia di lui, senza aver ancora compiuto una strage o esservi uccisi a vicenda, allora potete stare sereni, siete pronti a vivere sotto lo stesso tetto.
Certo, io prima di cantare del tutto vittoria… aspetterei almeno un’altra decina d’anni… perché è un attimo che lui lascia un paio di mutande sporche nel cassetto o lei invita la mamma a cena tutte le settimane e lì, ragazzi, è un attimo alla tragedia da telegiornale.