Dalla Uniqlo City di Tokyo all’edificio di Gucci Hub a Milano, abbiamo raccolto gli Headquarters di moda più belli

Headquarters di moda - neomag.

Chi, fissando le vetrine dei grandi showroom per le strade eleganti della propria città, non si è mai chiesto o chiesta come sia lavorare per i brand alla moda? E soprattutto, dove? Forse la serie targata Netflix “Emily in Paris” ne ha dato un assaggio aumentando la curiosità, ma come sono davvero gli headquarters dei grandi stilisti?

Intanto sicuramente sono lontani da Place Vendôme a Parigi. Gli edifici che custodiscono le menti creative dell’alta moda europea e non, che si tratti di riqualificazioni di archeologia industriale o nuovissime strutture all’avanguardia, sono delle vere e proprie opere d’arte architettoniche.

Ecco alcuni dei headquarters dei grandi stilisti più affascinanti del mondo della moda.



Fast Retailing, Uniqlo City – Tokyo, Giappone

La Fast Retailing nel 2017 ha aperto la sua nuova sede sul lungomare di Tokyo nel quartiere Ariake. Conosciuta come Uniqlo City per l’enorme estensione, circa 16.000mq, ospita circa 1000 dipendenti di oltre 20 nazionalità differenti. Impressionante se si pensa che le radici di Uniqlo risalgono a un negozio di abbigliamento maschile in una remota città giapponese nel 1949.

La struttura, progettata dallo studio statunitense Allied Works Architecture, si espande come una vera e propria città nella città e comprende uffici, showroom, zone relax, bar, una biblioteca, strade, giardini e cortili. Tutti spazi aperti che favoriscano lo scambio creativo e la collaborazione tra settori. In tutto misura come circa due campi da calcio ed è, a tutti gli effetti, il quartier generale di Fast Retailing che conta presto di superare il terzo posto a livello mondiale tra le grandi catene di retail di abbigliamento scavalcando i concorrenti H&M e Zara.

Foragatan 13, Acne Studios HQ – Stoccolma, Svezia

Un tempo residenza privata di un ambasciatore cecoslovacco, Floragatan 13 è un imponente capolavoro di architettura brutalista, completato nel 1972 da Jan Bočan e ribattezzato poi “Acne Studios” per la strada in cui si trova. L’edificio include quattro settori di progettazione e produzione, una biblioteca al piano terra e una mensa al piano seminterrato, nell’ex cinema dell’ambasciata. Intento del direttore creativo del brand, Johannes Norlander, che ne ha curato la ristrutturazione, è stato quello di prendere gli ideali utopici dell’architettura brutalista, per creare un ambiente interattivo e stimolante, basato sul concetto di “lab” e “fashion school” brulicante di idee e scambi creativi. Nel palazzo si trovano anche i piani dedicati al design, alla produzione, gli showroom, i fitting room, il laboratorio di tessuto e lo studio di Johnasson.

Prada Industrial Headquarter, Valvigna, Arezzo, Italia

Un giardino/fabbrica l’idea alla base del progetto dell’HQ Prada di Valvigna, vicino ad Arezzo. Progettata da Guido Canali, la sede della storica casa di moda ospita anche un settore produttivo per le collezioni di pelletteria di Miu Miu, un magazzino di materie prime, e l’archivio storico del brand. La luce naturale si diffonde attraverso i tetti in vetro e le grandi finestre, illuminando la mensa aziendale e gli altri spazi che si affacciano su rigogliosi giardini in tutti i livelli dell’edificio. Un gioco continuo tra spazio architettonico e natura in un ottica, anche, di rispetto per lo spazio naturale circostante e verso un minor impatto ambientale.

Gucci Hub, Milano, Italia

Interessante intervento di archeologia industriale è quello attuato dallo studio Piuarch per la sede di Gucci a Milano. In Gucci Hub si uniscono la volontà di rispettare i segni architettonici di un edificio storico, alle necessità estetiche e funzionali, il tutto legato anche, alla creazioni di spazi naturali e ambienti di vegetazione. Lo spazio immenso, ex-fabbrica di aeronautica Caproni costruita nel 1915, nel 2016 è stato inaugurato come HQ del celebre marchio: un complesso architettonico che si estende su un’area di oltre 30.000mq. Il lavoro di ristrutturazione e costruzione ha attuato un continuo gioco tra interni ed esterni grazie alle campate degli ex capannoni sovrastate da trasparenze che fanno entrare la luce naturale negli spazi.

A sbalordire è, anche, il volume dell’ex hangar, che ospita gli eventi e le sfilate del brand, e la torre di sei piani coerente con i volumi della ex-fabbrica. A detta del CEO e presidente di Gucci, Marco Bizzarri, “Uno spazio fortemente contemporaneo che ospita un ambiente di lavoro aperto e moderno, alla base del concetto di learning organization”.