Il cinema in crisi. Il coronavirus ha messo in ginocchio l’industria cinematografica tra film in anteprima streaming e rinvii

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Il cinema è in crisi. Forse come mai prima d’ora. Tutto il settore è fortemente paralizzato, con cinema chiusi, proiezioni sospese e film usciti direttamente in streaming. Possiamo dire infatti che l’industria cinematografica è sicuramente tra quelle più colpite dalla pandemia di COVID-19.

La Universal Pictures ha fatto la prima mossa: non farà più passare i consueti 90 giorni fra l’uscita di un nuovo film nelle sale e la sua distribuzione su altre piattaforme. La decisione, motivata dalla pandemia di coronavirus, certamente scontenterà i proprietari dei cinema, ma fa di Universal il primo studio storico di Hollywood a tentare concretamente un modello di distribuzione cinematografica moderno, ispirato a Netflix e alle piattaforme di streaming video.

Parliamo di film come “L’uomo invisibile“, “Emma” e “The Hunt” di Universal, già disponibili in streaming su servizi come Amazon Video, Google Play Movies, iTunes e Vudu. Il prezzo è di 20 dollari o 16 sterline per il noleggio con la possibilità di visionare i film entro le successive 48 ore.

“Emma” è già disponibile anche in Italia su Rakuten TV e Chili al prezzo di 15,99 euro.

                                                                          

Film in streaming da vedere in prima visione

A Marzo si sono aggiunti altri titoli di film in streaming come Bloodshot, The Way Back, Birds of Prey e la fantasmagoria rinascita di Harley Quinn e The Gentlemen. La lista si è poi ampliata con Cosa mi lasci di te su Amazon prime video e Sonic – Il film, reduce da buoni risultati al botteghino e in largo anticipo rispetto alla finestra di uscita che normalmente sarebbe stata molto più in là nel tempo.

Lo streaming on demand viene dunque sfruttato per arginare la situazione del cinema in crisi assicurando una finestra di uscita dei titoli. A restare esclusi da questo percorso, almeno per il momento, sono le produzioni più importanti. Le major di Hollywood hanno infatti optato per un rinvio generalizzato dei film più attesi e di richiamo. 007 No Time to Die è slittato al 25 novembre, A Quiet Place Part II è rimandato a data da destinarsi e Universal ha scelto di posticipare Fast & Furious 9 di circa un anno, mettendolo in calendario per il 2021.

Anche Disney ha deciso di spostare l’uscita di vari film tra cui il live action di Mulan, BlackWidow (il cui rinvio causerà sicuramente ritardi per tutte le altre produzioni riguardanti il Marvel Cinematic Universe) e l’ormai a dir poco travagliato The New Mutants.

Fondo di 100 mila dollari stanziato da Netflix

L’emergenza sanitaria ha infine provocato ripercussioni importanti non solo sui film in uscita ma anche su quelli attualmente in lavorazione così come su molte serie TV. Per questo motivo Netflix ha deciso di stanziare un fondo da 100 milioni di dollari per aiutare i cast e le troupe che erano impegnati su varie produzioni originali.. La somma stanziata aiuterà soprattutto chi opera dietro le quinte, la fascia di persone più colpita dallo stop ai lavori. Questa misura si aggiunge alle due settimane di paga già assicurate a tutti i diretti interessati.

Così il coronavirus potrebbe segnare una svolta anche per l’industria del cinema.