Bombshell – la voce dello scandalo è uno dei film proiettati dal Modernissimo presso la ex Base Nato di Napoli.

Un biographic drama (uscito in America il 20 dicembre) che racconta il caso d’accusa di molestie sessuali da alcune dipendenti della Fox verso il dirigente televisivo di Fox News, Roger Ailes. Un film specchio della recente realtà Hollywoodiana, che racconta alla perfezione il promotore di quello che è poi diventato il movimento #MeToo, simbolo dell’attivismo femminile contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne. Accaduto un anno prima del ben più famoso “caso Weinstein”, ha avuto meno conseguenze ma abbastanza risonanza da scuotere Hollywood.

Bombshell  è stato scritto da Charles Randoplh ed è considerato dai più una vera e propria bomba.

La Trama di Bombshell

Bombshell è un film d’inchiesta che colpisce nel profondo con una semplice regola: raccontare i fatti, niente più. Lo fa con un ritmo incalzante che lo contraddistingue e che cattura dal primo all’ultimo minuto.

Le coraggiose protagoniste della pellicola sono Megyn Kelly, Gretchen Carlson e Kayla Pospisil, interpretate rispettivamente da Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, semplicemente sconvolgenti.
La recitazione è limpida, perfetta (candidatura premio Oscar sia per Theron che per Robbie agli Oscar 2020) e anche le trasformazioni cui si sono sottoposte, soprattutto la Theron, hanno contribuito a rendere ancora più realistico questo racconto. Ma ore di trucco sono servite anche per rendere John Lithgow identico a Roger Ailes. Anche lui impeccabile.

Cosa rende davvero Bombshell un film così importante

Il tema della violenza sulle donne è stato trattato più volte nel corso della storia del cinema, ma in questo film si è voluto fare qualcosa di diverso.

E’ un film che, rispetto a tutti gli altri, è riuscito comunque ad avere un taglio insolito. Il film riesce a rendere questa triste storia una vicenda romanzata e introspettiva sarebbe stato troppo invadente e scontato. Quanto lo sarebbe stato raccontare semplicemente i fatti con la freddezza di un articolo di giornale.
Quindi la via di mezzo, è la carta vincente. E tra queste due strade si pone il film.

In questo film la storia di ogni donna è la storia di tutte. E tutte le voci di ogni abuso, seppur di donne così diverse tra loro, sono diventate un’unica lotta e a questo il film rende giustizia. Un racconto che permette di intravedere donne contemporaneamente forti e fragili, di eroine che sono prima di tutto donne. Inarrestabili, agguerrite, a volte intimorite ma così presenti a loro stesse da dover andare avanti fino alla fine. E quando da una sola testimonianza, improvvisamente diventano 22, si sente un brivido correre lungo la schiena.

Nell’epoca moderna c’è bisogno di film come Bombshell. Non per portare la statuetta d’oro alle doti recitative delle attrici, ma perché il cinema è una delle più importanti e grandi forme d’arte in grado di raccontare delle verità. E quando riesce a farlo in questo modo, è ineguagliabile.