Avete mai immaginato il Backstage di un film di grande successo? Qui i  6 Film con i Peggiori Backstage di sempre

Ci sono molti film che non vediamo l’ora di andare a vedere al cinema, molti attori che dobbiamo assolutamente ammirare nella loro interpretazione. Ma non tutte le ciambelle escono con il buco. E non tutti i prodotti migliori hanno ottimi retroscena da raccontare. Infatti, non tutti i bei film hanno avuto anche una bella produzione serena e tranquilla. Di seguito troverete i 6 film con i peggiori backstage di sempre.



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I 6 Film con i Peggiori Backstage - Neomag.

Peggiori Backstage di Sempre – Titanic (film del 1997)

Difficile a immaginarsi, ma anche la produzione del super premiato film Titanic ha passato le sue belle avventure. La troupe ha dovuto abituarsi ai tempi di lavoro del regista James Cameron, di 15 giorni e 80 ore settimanali. Inoltre, l’acqua in cui nuota Rose (Kate Winslet), quando la nave sta affondando, era gelida e l’attrice non indossava la muta, così le venne una polmonite.
Infine, come aggiunta all’intera faccenda, l’intera équipe venne ‘avvelenata’ da una zuppa alle vongole con dentro PCP, una sostanza allucinogena. Non si scoprì mai chi fu il colpevole, ma i sospetti caddero su due chef che erano stati licenziati recentemente da Cameron. Insomma, anche in questo caso dei retroscena inaspettati.

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Peggiori Backstage di Sempre  – Apocalypse Now (Film del 1979)

Francis Ford Coppola espresse un’opinione per il suo film “il mio film non parla del Vietnam, è il Vietnam“, e questa sua opinione si riversò anche sul backstage. Le riprese hanno avuto luogo nelle Filippine e sono durate ben 68 settimane, nonostante il calendario ne prevedesse soltanto 14. Il regista Coppola ha dovuto fare un mutuo sulla casa per raccogliere soldi aggiuntivi per completare le riprese, visto l’iniziale basso budget previsto di 12 milioni. Purtroppo la fortuna non è stata esattamente dalla sua, il set delle Filippine infatti è stato afflitto da un tifone tropicale che costrinse il regista a sospendere la lavorazione ed in più le malattie tropicali hanno colpito duramente i membri del cast e della troupe rallentando ulteriormente i tempi.
Coppola dovette chiedere armi e veicoli in prestito al dittatore delle Filippine Ferdinand Marcos, il quale però poteva ritirarli ogni volta che gli fossero serviti. A sua insaputa poi, lo scenografo Dean Tavolari voleva allestire i set con veri e propri cadaveri presi da un cimitero locale invece di utilizzare cadaveri finti. Fu il produttore Gary Frederickson a impedirglielo dopo averlo scoperto quasi per caso. La polizia arrivò sul set e ritirò a tutti i passaporti, ma alla fine scoprì il colpevole e rimosse i corpi. Dall’iniziale concezione di Apocalypse Now, alla sua uscita nelle sale, passarono ben dieci anni! Insomma, come dichiarò l’attore Dennis Hopper: “Chiedete a chiunque fosse là fuori con noi, tutti vi diranno che abbiamo combattuto una guerra.

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Peggiori Backstage di Sempre – Lo Squalo (Film del 1975)

Steven Spielberg quando girò questo film aveva soltanto 29 anni e, tanto per iniziare, chiese che il film fosse girato in un oceano piuttosto che all’aperto. Questo comportò vari problemi, tra i quali: budget raddoppiato e giorni di ripresa aumentati da 55 a 150! Lo squalo meccanico, soprannominato Bruce dal regista, aveva la brutta abitudine di deteriorarsi nell’acqua e affondare.

Ad un certo punto, una delle navi che trasportava tutta l’attrezzatura, seguì le sue orme e affondò portando con sé tutto il costoso equipaggiamento. Inoltre era stato richiesto uno stunt-man piccolo per far sembrare lo squalo più grande, ma il ragazzo inviato da Hollywood non poteva tuffarsi e aveva paura di rientrare in acqua dopo una sola ripresa. Nonostante queste sfortune, il film finì per diventare un vero cult del regista, nonché il responsabile della fobia degli squali di molte persone!

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Peggiori Backstage di Sempre – The Revenant (Film del 2015)

Che il freddo e la neve avessero messo il cast e l’intera equipe a dura prova non era difficile da immaginare. Che la prova fattoriale data da Leonardo di Caprio gli avrebbe regalato un Oscar anche. Iñárritu, regista del film, insistette sul fare riprese in sequenza utilizzando solo luce naturale, così l’equipe aveva pochissimo tempo al giorno per riuscire a riprendere. La persona che tuttavia ha dovuto sopportare più avversità è stata il caro Leonardo DiCaprio che, ogni giorno, doveva sottoporsi a 4-5 ore di make-up e a farsi applicare ben 47 strati di pelle finta, che servivano a ricreare il deterioramento della pelle messa a dura prova dalle condizioni climatiche.
In più, nonostante sia vegetariano, si è offerto di mangiare fegato crudo per ottenere un realistico effetto “sanguinoso” desiderato da Iñárritu, e ha sopportato acque gelide e neve, rischiando ogni giorno l’ipotermia.

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Peggiori Backstage di Sempre – Il Mago di Oz (Film del 1939)

E’ il grande classico amato da tutti. Non è tanto nota però quanta fatica è stata fatta per produrre questo film. In totale ci sono voluti ben cinque registi e diciassette scrittori, in quanto molti abbandonarono l’impresa o furono licenziati.

L’uomo di latta doveva essere interpretato da Buddy Ebsen, ma la polvere di alluminio usata per rivestire il suo corpo fece reazione allergica e lo fece correre all’ospedale, per questo fu sostituito da Jack Haley che fu rivestito in pasta di alluminio. Anche il trucco della malvagia Strega dell’Ovest non era molto pratico, girando la scena in cui scompare nella nube di fumo, rischiò di prendere fuoco! Infine erano girate voci che dicevano che un uomo della troupe si era impiccato durante le riprese (c’erano anche video dove si intravedeva una sagoma nel bosco), ma era solo una bufala e la sagoma era in realtà un uccello vivo utilizzato per rendere il bosco più realistico.

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Peggiori Backstage di Sempre – Shining (Film del 1980)

Il fatto che il film sia stato un successo, non è un segreto. Eppure per il cast è stata un’esperienza tutt’altro che piacevole. Le riprese sono durate 13 mesi perché il regista Stanley Kubrick continuava a voler cambiare lo script, tant’è che Jack Nicholson aveva ormai smesso di imparare il copione a memoria prima di arrivare sul set. L’esperienza peggiore però è stata quella vissuta dell’attrice protagonista, Shelley Duvall.

Kubrick, infatti, voleva che Duvall fosse ansiosa e visibilmente turbata, così la rimproverava regolarmente e aveva istruito la crew a non mostrarle alcuna compassione. La famosa scena della mazza da baseball è stata registrata 127 volte, fino al punto in cui Duvall era sull’orlo di una crisi di nervi. Alla fine delle riprese aveva i capelli che le cadevano e ha dovuto tenere una bottiglietta d’acqua vicino per idratarsi dopo aver pianto così tanto. Decisamente un ambiente poco piacevole, nonostante poi il risultato sia stato apprezzato da tutti.